Partono i lavori per la revisione del regolamento sulle linee guida dell’importante servizio comunale
Diretta dalla presidente Patrizia Mignolo e dalla vicepresidente Elena Pittaccio, la Commissione Servizi del Comune di Taranto ha dato il via alla revisione del regolamento riguardante le linee guida del servizio di refezione scolastica.
Questo aggiornamento risponde alla necessità di integrare nuove politiche alimentari e ambientali, riflettendo l’evoluzione del significato e dell’importanza di questo servizio. Oggi, la refezione scolastica non si limita a fornire pasti, ma svolge un ruolo educativo e nutrizionale cruciale, influenzando anche aspetti psicologici e culturali.
“Riteniamo che il cibo abbia una funzione sostanziale educativa, relazionale e sociale – ha dichiarato la consigliera Pittaccio – non viene erogato un semplice servizio, il servizio di refezione scolastica assume una valenza educativa-nutrizionale. Massima attenzione verrà posta anche al rispetto di un diverso credo religioso, alla condivisione del cibo. Il parlare del cibo nei piatti, capire da dove viene e perché ed imparare a non sprecarlo è il modo migliore per determinare una crescita sociale determinando migliorie applicabili ad un servizio che potrebbe essere considerato di semplice routine.”
La presidente Mignolo ricorda che “il cibo inteso come ruolo educativo ci deve portare a riflettere al fine di pensare al cibo non solo come a qualcosa di commestibile, ma a scuola ci viene insegnato a scoprire la storia e i processi delle cose ed il cibo ha una sua storia. La determiniamo in base a come facciamo la spesa, che tipo di rifiuti produciamo, se usiamo o meno la plastica”.
“Ritengo importante che quando genitori, bambini e insegnanti diventano consapevoli di questi processi, si riesce a raggiungere una intesa volta al miglioramento dell’intera comunità. La volontà politica dell’Amministrazione Melucci è quella di procedere alla revisione di questo regolamento per perseguire un modello che miri a raggiungere l’equilibrio nutrizionale e la qualità del cibo che non solo fa sentire i bambini sazi, ma che migliora la salute e la nutrizione dei bambini tutelando l’aspetto etico e morale che va rispettato anche a tavola”, conclude la presidente.
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