“L’auspicio è che si possa individuare una pronta soluzione per evitare l’ennesimo schiaffo alla città di Taranto, già provata dall’aumento di patologie dovute all’inquinamento ambientale”
Il rischio imminente di chiusura del reparto Utin (Unità di Terapia Intensiva Neonatale) dell’ospedale SS. Annunziata di Taranto ha suscitato un forte allarme tra la popolazione e ha attirato l’attenzione del mondo politico.
Per l’Avv. Francesco D’errico, commissario cittadino dell’Udc Taranto “l’accorato appello pubblicato sui sociali del neonatologo Giovanni Ciraci, con il quale denuncia la disattenzione della politica, nel caso di specie il riferimento non può che essere alla gestione della sanità pubblica da parte della regione Puglia, rappresenta l’ennesima conferma, fatti alla mano, del totale fallimento delle politiche sanitarie targate Emiliano“.
D’errico ha evidenziato che, “nonostante il continuo cambio di assessori, e un ampio deficit della spesa sanitaria, i servizi sono al minimo storico con liste d’attesa che continuano ad allungarsi, pronto soccorso dai tempi di attesa biblici, e ora si profila il rischio concreto di ulteriori chiusure di reparti già penalizzati da tagli e accorpamenti”.
La fuga dei medici dal servizio sanitario pubblico è un fenomeno che interessa tutto il territorio nazionale, ma in Puglia sembra essere particolarmente accentuato. Un esodo che non è attribuibile solo a migliori offerte economiche, ma anche alle difficili condizioni lavorative.
“L’auspicio è che si possa individuare una pronta soluzione per evitare l’ennesimo schiaffo alla città di Taranto, già provata, in particolare nei confronti dei più piccoli, dall’aumento di patologie dovute all’inquinamento ambientale. Oltre venti anni di governi regionali di sinistra hanno prodotto un disastro totale, soprattutto in ambito sanitario. Per fortuna siamo ai titoli di coda”, conclude il commissario dell’Udc.