sabato 27 Luglio 24

Ahia Taranto! Peralta, Garattoni e l’arbitro regalano il derby al Foggia

Un’invenzione del signor Emmanuele ed un primo tempo non giocato dai rossoblu consegnano ai rossoneri il successo

Semprini a duello con Rizzo (Foto Calcio Foggia 1920)

Vince il Foggia. La compagine della Capitanata si aggiudica un derby segnato da una clamorosa svista del signor Emmanuele della sezione di Pisa, che di fatto stappa una partita sino a quel momento bloccata. Dopo il vantaggio, Peterman e soci consolidano il punteggio, raddoppiando ed addormentando la sfida, meritando in ultima analisi di brindare ad un successo che li proietta verso i piani nobili della classifica. Rimandato il Taranto, che non gioca per i primi quarantacinque minuti, mettendo in mostra sì, un’organizzazione difensiva impeccabile, perforata solo da un’incredibile errore arbitrale, ma anche una preoccupante e prolungata sterilità offensiva.
Per l’occasione Capuano rifà il look al Taranto, lanciando dal primo minuto l’ex Sciacca, Crecco, Bifulco e Semprini, rispolverando inoltre Diaby che si posizione accanto a Mazza. Nel Foggia, Gallo si affida al canonico 3412 con Schenetti a supporto di Peralta e Ogunseye.

PRIMO TEMPO La prima fase di gara è completamente di marca dauna con i rossoneri che costringono il Taranto nei propri venticinque metri, senza tuttavia creare apprensione di alcun tipo alla retroguardia guidata da Gianmarco Vannucchi. Sono gli uomini dell’ex centrocampista dell’Atalanta a tenere in mano il pallino del gioco cercando di orchestrare manovre interessanti che passano sistematicamente per i piedi di Peterman, con il rossoblù perfetti in fase difensiva, capaci di imbrigliare, grazie alle maglie strette disegnate da Capuano ogni tentativo atto ad offendere. Al 37′ giunge l’episodio che sblocca la partita, Ogunseye s’invola sull’out di sinistra controllato da Sciacca, e mette in mezzo per Peralta che anticipa Antonini tuffandosi però clamorosamente alla ricerca del penalty. Il direttore di gara abbocca incredibilmente alla plateale simulazione del fantasista foggiano concedendo un rigore inesistente, ammonendo Ferrara per proteste, prima che lo stesso Peralta trasformi dagli undici metri. Lo svantaggio segna la gara del Taranto che accusa il contraccolpo prestando il fianco alla manovra dei padroni di casa che prima del riposo affondano senza pietà e trovano il due a zero con Garattoni, abile a sfruttare nella migliore delle maniere una sponda aerea di Ogunseye, fulminando Vannucchi.

Schenetti e Ferrara (Foto: Calcio Foggia 1920)

SECONDO TEMPO La ripresa si apre con due cambi nelle fila del Taranto: Capuano richiama Mastromonaco e Diaby, gettando nella mischia Labriola e Provenzano, nessuna sostituzione invece per il Foggia che riguadagna il terreno di gioco con gli stessi effettivi con i quali aveva disputato i primi quarantacinque minuti. I rossoneri pur abbassando il proprio baricentro riescono comunque a governare le operazioni di gioco, mentre il Taranto stenta a creare trame di gioco degne di nota nonostante il volenteroso Semprini, si sbatta contro la rocciosa retroguardia foggiana. Al 61′ padroni di casa vicini al tris con il solito Ogunseye, che imbeccato nel cuore e dell’aria da Peralta riesce a liberarsi della stretta marcatura di Antonini pervenendo al tiro in acrobazia, ma mettendo alto sulla trasversale jonica. Il Taranto timidamente prova a far sentire la propria presenza, palesandosi per la prima volta dalle parti di Nobile un minuto prima del settantesimo, quando Labriola pesca in area Bifulco ma l’esterno ex Padova si attarda troppo, masticando il pallone e consentendo il recupero della difesa, e poi due minuti più tardi quando Semprini svetta in area su assist di Bifulco, non inquadrando la porta di Nobile. Al minuto ottantacinque il portiere ex Francavilla sì traveste da Superman e vola all’incrocio dei pali, disinnescando una perfetta parabola disegnata dal destro di Labriola che va vicinissimo a siglare il gol della domenica. È l’ultima occasione di un derby che scivola verso una conclusione che sorride con merito al Foggia, ma sul cui esito pesa come un macigno una direzione di gara disastrosa.

Foto Credit: Calcio Foggia 1920

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