Vigilia di campionato per i rossoblu che ospitano la Turris in una sfida complicatissima
Si chiama Turris il primo ostacolo casalingo del duemilaventitre del Taranto. Cliente scomodo quello che domani alle 17.30 si presenterà sul prato dello Iacovone nel tentativo di sottrarre ad un Taranto in salute punti pesantissimi in chiave salvezza. Capuano serra le fila, richiamando i suoi alla massima concentrazione, conscio anche del potenziale rimasto sin qui inespresso dei biancorossi campani, attualmente invischiati nella bagarre salvezza.
“Domani ci attende un avversario tosto come la Turris – ha attaccato Capuano -, conosco bene questa e conosco altrettanto bene il valore di questa compagine e mi sento di dire che come organico è sicuramente tra le prime cinque, potendo contare su giocatori devastanti per la terza serie. Per loro è una stagione particolare, perché è normale se sei costretto a cambiare così tanti allenatori in una stagione sola, ci sia una fase di adattamento dei calciatori, e quindi può succedere di ritovarsi in quella posizione di classifica ma sono sicuro che nessuno pensi che io mi fidi della classifica della Turris. Domani avremo davanti una squadra forte che va affrontata con umiltà ed assoluto rispetto. Per domani recuperiamo Diaby, dovremo centellinarlo e se dovesse tornare anche all’80% sarebbe uno dei nostri migliori acquisti. In mezzo al campo siamo pochi, va fatto qualcosa e sono certo non ci faremo trovare impreparati. Volgendo lo sguardo a Catanzaro, posso dire che abbiamo disputato una partita straordinaria, proprio nella maniera in cui l’avevamo preparata. Se avessimo avuto la presunzione di affrontare i nostri avversari in maniera diversa sarebbe finita in un altro modo. La capolista mi pare non abbia mai tirato in porta mentre noi siamo la squadra con più torti arbitrali tra i professionisti“.
Capuano poi si sofferma sul mercato: “Sono stato coerente anche quando eravamo in pochi, asserendo fosse inutile prendere giocatori giusto per il gusto di acquistare, poiché sapevamo che l’obiettivo era quello di riuscire ad arrivare a gennaio aggrappati alle posizioni più nobili della classifica. Devo ammettere però che nessuno, me compreso, si sarebbe aspettato di trovarsi davanti ad una classifica così bella. Sapevamo perfettamente che in questo mercato di riparazione la squadra aveva necessità di essere rimpinguata anche perché davanti eravamo cortissimi, e infatti l’attacco è stato il primo settore dove ci siamo mossi. Il girone di ritorno? Parliamo sempre un altro campionato, l’esempio è il Messina che ha preso sei elementi stravolgendo la squadra. La nostra politica è quella di puntare su giocatori giovani e freschi, il più anziano arrivato in questa sessione è un ’97 proprio perché lavoriamo per il presente e per il futuro, dato che è nostra intenzione programmare un grande Taranto. Il modulo? Potremo giocare con il 3-5-2, 3-4-1-2 e 3-4-2-1. Bifulco? È giocatore stratosferico per la categoria, il Taranto ha fatto davvero un acquistato faraonico. Rossetti è una prima punta non statica, mentre Semprini è un giocatore completo che può fare sia la prima che la seconda punta”.