Di Vittorio Galigani
Nessuno vuole e può mettere in dubbio la forza economica di Apex Capital Global LLC. Diversamente sarebbe impossibile comprendere il perché della loro “discesa” a Taranto. Siano quindi i benvenuti. Il territorio chiede però che vengano confermati a breve, con i fatti, i buoni propositi iniziali
Una “favola” infinita. Viene da dire. Il rincorrersi di scritture private, comunicati stampa e accordi “preliminari” che va avanti da fine estate. Una cessione di quote, quelle di maggioranza di F.C. Taranto 1927 Srl, sulla quale sembra non riesca mai a porre la parola fine.
La conferenza stampa, di presentazione, in pompa magna. Alla presenza del primo cittadino. Un po’ moscia di contenuti, a dire il vero, ma si dava tutto per fatto. Rinaldo Melucci presente, per la prima nelle questioni legate al calcio cittadino, si stava esponendo. Era in qualche modo il “garante”. Di lì a pochi giorni si sarebbero diradate tutte le “nubi”. Così almeno si asseriva. Mark Campbell era a Taranto in rappresentanza di Apex Capital Global LLC. Un importante fondo di investimenti americano. Con grandi potenzialità economico/finanziarie. Si asseriva che i “guai” del calcio tarantino sarebbero terminati da li a pochi giorni.
Nonostante l’inizio di stagione difficile. Gli scarni risultati. Il ritardo nella programmazione tecnico/sportiva. Con quei presupposti abbiamo tutti respirato una grande “boccata” di ossigeno. In proiezione futura. Dimenticando le difficoltà legate allo “sfratto” dallo Iacovone e quelle consequenziali. Sportive e generali. Il ventilato arrivo degli “americani” aveva galvanizzato l’ambiente.
Gli impegni economici sottoscritti dagli americani di Apex Capital Global LLC avevano tranquillizzato l’ambiente sui futuri pagamenti. Bisognava infatti onorare stipendi e contributi di luglio ed agosto passati. Occorreva una provvista, importante, entro il 16 ottobre scorso. Gli americani se ne erano fatti carico. Firmando un accordo/preliminare in quel senso. Il pericolo di una ulteriore penalizzazione sembrava essere scongiurato.
Sembrava. Perché, per motivi tutt’ora sconosciuti, un primo bonifico era andato smarrito, quella provvista pervenne poi, ma in ritardo. Con una seconda operazione bancaria. Non fu pertanto possibile onorare il pagamento nei termini imposti dai regolamenti. Lo stesso Mark Campbell si recò negli spogliatoi, per scusarsi con la squadra, per non essere riuscito a rispettare le scadenze federali. Scattò il deferimento su indicazione della Covisoc. E’ di ieri la notizia che il Tribunale Federale della Federcalcio ha sanzionato, il Taranto, con ulteriori 6 punti di penalizzazione.
Appare quindi lampante che si sono sollevate delle ombre sull’entusiastico impatto iniziale. Ci si augura che sia stato soltanto un “inconveniente” di percorso. Passeggero. Una incomprensione. Uno “scivolone” inaspettato. Fatto sta che i 6 punti di penalizzazione hanno una matrice Apex ben definita.
Dimenticavamo. Alfonso Salvatore e Massimo Giove, nel frattempo, erano stati squalificati. Per inadempienze precedenti. A Mark Campbell viene allora conferita la carica di procuratore speciale del club per gli adempimenti normativi della Figc.
Il 14 novembre, da poco trascorso, risulta sia stato siglato un ultimo accordo preliminare. Scadenza a trenta giorni. Vincolato anche alla sostituzione della garanzia fidejussoria deposita in Lega Pro. Contiene una clausola, tra le altre. Non si possono modificare e/o sottoscrivere nuovi contratti. Con tesserati o esterni di qualsiasi qualifica professionale, in ambito calcistico.
Cazzarò non può più esercitare in deroga. Si è andati oltre il consentito dalle norme. Non è un ostacolo sorto ieri mattina. Senza l’allenatore preposto la partita non si gioca. Un problema che andava affrontato per tempo con maggiore impegno e tempestività. Occorre allora buon senso e la volontà di andare oltre l’ostacolo. E si può. Senza prestare il fianco a nuove possibili situazioni incresciose. Un “addendum”, concordato, al preliminare. Perché no? Poi la squadra potrà essere affidata al miglior professionista del variegato universo calcistico. E Cazzarò tornare nei ranghi del settore giovanile.
Il “nodo” della fidejussione. Un ritardo che si protrae nel tempo e apre lecito spazio al dubbio. Anche perché il rinnovo totale della struttura societaria è più che impellente. In considerazione delle urgenti necessità di gestione globale.
Nessuno vuole e può mettere in dubbio la forza economica di Apex Capital Global LLC. Diversamente sarebbe impossibile comprendere il perché della loro “discesa” a Taranto. Siano quindi i benvenuti. Il territorio chiede però che vengano confermati a breve, con i fatti, i buoni propositi iniziali. Con una riflessione inevitabile. Il ritardo più volte accusato, negli adempimenti, aumenta le grandi difficoltà che, peraltro, già si erano palesate. Nel risolvere i problemi legati all’attività logistica quotidiana, a quella sportiva ed a quella agonistica.
Ed il campionato riprende con il Taranto che si ritrova ultimo in classifica. Apex deve essere allora cosciente che quei sei punti pesano come un macigno. Si potevano e dovevano evitare.