Il consulente legale del club rossoblù traccia la rotta per il ritorno in A2: “Dopo la retrocessione, la società ha saputo reagire con coraggio. Ora servirà il calore del pubblico”
La Prisma Taranto Volley volta pagina dopo quattro anni di Superlega e riparte dalla Serie A2 con rinnovato entusiasmo, mantenendo solide certezze. Tra queste, spicca la figura dell’avvocato Lele Di Ponzio, esperto giurista tarantino e appassionato sportivo, che continuerà nel suo ruolo di consulente legale e amministrativo del club rossoblù. Una presenza di peso nel panorama forense locale – è stato per anni sostituto procuratore federale della FIGC e consigliere dell’Ordine degli Avvocati – che incarna un raro equilibrio tra professionalità e passione per lo sport.
“Dopo lo scoramento iniziale per una retrocessione del tutto imprevedibile, la storia della Prisma non poteva finire così”, dichiara Di Ponzio, elogiando la determinazione dei vertici societari. “Elisabetta e Tonio hanno fatto una scelta di cuore e visione, trovando le energie per ripartire quando non era affatto scontato. Taranto meritava di mantenere una squadra di vertice”.
Il legame con la pallavolo tarantina affonda le radici nella storia familiare di Di Ponzio: “Ho respirato sport e diritto sin da piccolo: mio padre è stato lo storico legale del Taranto calcio, e anch’io ho difeso i colori rossoblù in aula sotto due presidenze diverse. Con Elisabetta e Tonio ci siamo conosciuti proprio nel mondo del calcio, costruendo un rapporto di stima reciproca diventato poi solida collaborazione”.
Il ritorno al Palafiom rappresenta per la squadra un nuovo capitolo significativo: “Non è un semplice ritorno alle origini, qui la Prisma ha costruito la sua storia”, sottolinea il consulente. “Un palazzetto più raccolto può amplificare il calore del pubblico. Sentire i tifosi a pochi metri può dare alla squadra una spinta decisiva”.
Di Ponzio, libero dagli impegni con la Procura Federale FIGC, potrà quest’anno dedicare più tempo alla squadra e sottolinea l’unicità della Prisma nel panorama sportivo cittadino: “Basta guardare cosa è successo al basket con il CUS Taranto o le difficoltà del calcio. La Prisma rappresenta una certezza, una società credibile che garantisce continuità”.
Tra i ricordi più intensi, la promozione in Superlega del 2021: “Un’emozione indescrivibile, ma con il rammarico del PalaMazzola vuoto per le restrizioni Covid. Oggi sogno un Palafiom traboccante di tifo per vivere da protagonisti questa nuova stagione”.
Lo sguardo è già proiettato al futuro: “Saremo la squadra ex Superlega, tutti vorranno batterci”, avverte Di Ponzio. “Ma il gruppo è stato costruito con equilibrio tra elementi da riscatto e giovani emergenti. La politica e il mondo economico-sociale dovrebbero sostenere la Prisma, perché rappresenta più di una squadra: è un simbolo di identità e la dimostrazione che a Taranto si può fare sport ad alto livello con serietà”.


