I primi 20 figurano già sul conto corrente della struttura commissariale, gli altri 130 potranno essere utilizzati non appena saranno predisposti i progetti. E sul nuovo Documento d’indirizzo alla progettazione dello stadio Iacovone, Ferrarese aspetterà Melucci sino al prossimo 22 settembre
I 150 milioni per organizzare la XX edizione dei Giochi del Mediterraneo ci sono tutti. I primi 20 figurano già sul conto corrente a disposizione della struttura commissariale, gli altri 130 verranno erogati non appena incominceranno a prendere forma i progetti. Questi sono i fatti, il resto s’iscrive nel chiacchiericcio da bar. Nel politichese che non decide, non argomenta, ma farfuglia. Nei comitati che fanno incetta di consulenti in maniera inversamente proporzionale alla produzione di fatti certi e azioni concrete.
Lo ripetiamo da mesi ormai, nella quasi totale – e beata – solitudine. In questa vicenda non sono mai state le risorse finanziarie a rischio, l’alea ha riguardato altro. I piani d’intervento, la programmazione non semplicemente declamata, le proposte effettivamente conseguibili. I cantieri da aprire e chiudere, insomma, nei tempi prestabiliti. Possibilmente prima che arrivi giugno 2026, eventualmente prima – e non dopo – la data d’inizio dei Giochi (non è una provocazione, statene certi, bastava stare dietro ancora a qualcuno perchè il presagio divenisse realtà).
A tal proposito, attorno alla vicenda dello stadio Iacovone, l’impianto che riscalda ed esaspera gli entusiasmi collettivi, i sorrisi e i mugugni degli addetti ai lavori, da informazioni in nostro possesso, si aspetterà sino al prossimo 22 settembre per acquisire il Dip (Documento d’indirizzo alla Progettazione) da parte del Comune. Dopo quella data, si farà da soli. Senza Palazzo di Città. Che i Giochi possano finalmente spiccare il volo…


