Il deputato pugliese del PD, Ubaldo Pagano, commenta la notizia dell’arrivo dei 150 milioni di euro per i Giochi del Mediterraneo 2026 e attacca: “Il Commissario e la destra stanno facendo un’opposizione cocciuta al nuovo stadio”
“Leggiamo oggi conclusioni completamente errate apparse su alcuni organi di stampa locali in merito al finanziamento dei Giochi del Mediterraneo 2026. A scanso di equivoci e onde evitare di alimentare la confusione intorno alla realizzazione delle opere per la manifestazione, occorre fare chiarezza su alcuni punti. Le risorse già stanziate per i Giochi, 150 milioni di euro, non vengono erogate quando i progetti “prendono forma”, come erroneamente scritto. La normativa prevede che per erogare anche un solo euro è necessario un decreto che indichi chiaramente il soggetto attuatore dell’intervento, il progetto con il relativo importo da finanziare, il codice unico di progetto (CUP) e il cronoprogramma della spesa. Una prassi, peraltro, che il Ministero dell’Economia applica con consuetudine in casi analoghi. In seguito all’erogazione delle tranches, il Ministero stesso impone che con cadenza mensile l’amministrazione procedente carichi i dati sulle spese effettuate sulla piattaforma REGIS, affinché si possano effettuare i dovuti controlli sia relativamente alla spesa stessa che al rispetto del cronoprogramma. Ad oggi, vista la totale inerzia del Commissario Ferrarese, è molto, molto improbabile che siano stati versati fondi. Molto più probabilmente è stata aperta solo la contabilità speciale su cui accreditare le risorse. Se così non fosse, il Commissario stesso potrebbe serenamente fornire le prove del contrario. In tal caso, al netto della completa immobilità della sua struttura che continuiamo a denunciare, siamo pronti a chiedere scusa.”
Così Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Partito Democratico, interviene in merito alla notizia dell’arrivo dei 150 milioni di euro per i Giochi del Mediterraneo 2026.
“In merito allo stadio – continua Pagano – non si tratta di una questione di forma ma di sostanza. Già 3 mesi fa il Comune ha inviato il progetto per la realizzazione ex novo dello “Iacovone”. Un progetto realizzabile in 20 mesi secondo quando è riportato dall’allegato cronoprogramma. Al contrario, la ristrutturazione dell’esistente comporterebbe tempi più lunghi e costi maggiori per ottenere risultati più che mediocri. Parliamo di un impianto fragile, in parte inagibile e inadeguato, come il recente incendio ha reso evidente. Basti pensare che partire oggi con un nuovo progetto di ristrutturazione vorrebbe dire perdere almeno 4-5 mesi per i soli rilievi strutturali e geognostici. Insomma ancora non sono chiari i motivi per cui il Commissario e la destra stanno facendo un’opposizione cocciuta al nuovo impianto. Si potrebbe avere uno stadio completamente nuovo e moderno, a costi inferiori e in tempi più brevi, se solo questa “tiritera” tutta politica avesse fine.”