I segretari di Fiom, Fim e Uilm hanno lamentato la mancanza di risposte sulle criticità presenti nella fabbrica, in particolare lo straordinario non corrisposto, la rotazione della cassa integrazione e la questione del laminatoio a freddo
Un “incontro inconcludente”, a detta dei segretari di Fim, Fiom e Uilm, quello che si è svolto nella giornata di oggi tra sindacati metalmeccanici e Acciaierie d’Italia, alla presenza del nuovo direttore del personale Andrea Paolo Colombo.
Al centro della riunione le molteplici criticità presenti in fabbrica, dagli impianti fermi (acciaieria 1, altoforno 1, laminatoio a freddo) alla cassa integrazione, dal mancato pagamento dello straordinario negli ultimi due mesi e del bonus contrattuale da 200 euro al mancato rientro dalla cassa integrazione di figure chiave per la sicurezza degli impianti e del lavoro come gli addetti alla manutenzione.
“Nessuna risposta su nessun tema arrivata da Acciaierie” affermano i sindacati, che contestano soprattutto il mancato riscontro in merito alla richiesta della rotazione del personale posto in cassa integrazione, allo scopo di evitare che il disagio economico ricada prevalentemente su una parte di dipendenti.
Nodo irrisolto anche quello dello straordinario non corrisposto nelle buste paga di settembre e ottobre: con la prossima scadenza del 12 novembre verrà saldato solo ad una parte degli aventi diritto: l’azienda ha, infatti, annunciato che sulla restante parte dei dipendenti è in corso un’indagine volta ad accertare eventuali irregolarità.
Per ottenere chiarimenti su questo aspetto, comunque, è previsto un incontro dei sindacati con l’Ispettorato del Lavoro, fissato per lunedì 6 novembre.
Infine, altro quesito senza risposta è quello che riguarda il personale del laminatoio a freddo che “rimane in cassa, inattivo, mentre l’azienda fa laminare altrove i
rotoli”. I lavoratori del laminatoio, già protagonisti di un sit-in qualche giorno fa, hanno nuovamente stazionato, nella giornata di ieri, davanti alla direzione di stabilimento.