Il coordinatore cittadino di Taranto e consigliere nazionale di “Noi Moderati”, Pierfilippo Marcoleoni, invita le forze politiche all’opposizione a fare fronte comune per “mandare a casa il peggior sindaco della nostra storia repubblicana”
“E’ una Giunta municipale imbarazzante quella nata nella giornata di martedì. Taranto, una delle città più importati del Mezzogiorno, avrebbe meritato altro. Avrebbe meritato molto di più. Ma in riva allo Jonio, con molta probabilità, il merito e la competenza sono meri appendici del discorso pubblico”.
Questo il commento alla notizia della nuova Giunta comunale tarantina da parte di Pierfilippo Marcoleoni, coordinatore cittadino di Taranto e consigliere nazionale di “Noi Moderati“,che questa mattina ha incontrato gli altri coordinatori cittadini dei Partiti di centrodestra, Gianluca Mongelli per FdI, Mimmo Lardiello per Forza Italia (Vice Coordinatore), Francesco Battista per la Lega e Francesco D’Errico per l’Udc. Nel corso della riunione è stata analizzata la complessa situazione politica tarantina, rivolgendo infine un appello a tutti i partiti passati all’opposizione a sottoscrivere congiuntamente una mozione di sfiducia nei confronti dell’attuale sindaco.
“Alle nostre latitudini il monito di Giulio Einaudi – afferma Marcoleoni – “conoscere per deliberare”, non attecchisce. E’ vissuto come estraneo. Una sorta di pratica tribale rispetto all’avanzata solenne, petto in fuori, della mediocrità. Vale, invece, l’esatto contrario. Meno sai e più aumentano le possibilità di riscuotere successo e consenso. Come si farà, se si farà, a dare risoluzione ai tanti dossier amministrativi abbandonati al proprio destino? Cosa diranno i nuovi assessori sull’ex Ilva – e sul dramma occupazionale di migliaia di lavoratori? Quale idea avanzeranno sul Piano Regolatore cittadino del prossimo futuro? Come si porrà rimedio alla crisi economica – e d’immagine – di Kyma Ambiente? E sull’impiantista sportiva legata ai Giochi del Mediterraneo, di quale visione si faranno portatori i nostri eroi? E, ancora, su un modello culturale che recuperi l’identità perduta, dopo decenni di politiche distratte sul tema, cosa s’inventeranno? Non diranno niente, non profferiranno parola gli assessori scelti da un sindaco schiavo ormai della sua stessa ombra, perché non potranno dire niente. Perché la politica, la conoscenza delle dinamiche amministrative, la non facile coabitazione tra politica e strutture amministrative, non possono essere inventati dall’oggi al domani. Sono frutto di talento. Di anni di studio ed esperienza. Di fatica e sudore. Di cultura realmente espressa.
“Taranto non era mai caduta così in basso – conclude il coordinatore cittadino e consigliere regionale di “Noi Moderati” – Neanche la prima giunta Cito seppe esprimere un livello medio nell’esecutivo cittadino più lacunoso. Più disarmante e offensivo delle intelligenze altrui. Se si volesse realmente il bene della città, bisognerebbe interrompere la vita di questa legislatura. Senza perdere tempo. Risparmiando ai tarantini uno stillicidio di magre figure e occasioni mancate. Melucci è il peggior sindaco della nostra storia repubblicana. Lo si mandi a casa, per favore“.