Fonti interne riferiscono che non sono state date informazioni sull’attuale produzione. Un imprenditore dell’indotto, presente al sit-in di protesta che si stava svolgendo davanti alla direzione, ha rincorso i commissari ed è stato bloccato dai colleghi, scoppiando poi a piangere
Momenti di tensione questa mattina a Taranto a seguito dell’ispezione agli impianti della fabbrica di Acciaierie d’Italia da parte di 2 dei 3 commissari di Governo che guidano l’amministrazione straordinaria, Franco Ardito e Antonio Lupo.
Fonti interne hanno riferito che l’ispezione dei commissari è stata interrotta in quanto non sono state date informazioni circa l’attuale produzione e ai commissari sarebbe stato detto che la fornitura di dati relativi alle quantità di materie prime presenti in magazzino è esclusiva competenza del CdA.
Alcuni imprenditori dell’indotto, che stavano nel frattempo tenendo un sit-in davanti alla direzione, hanno poi seguito i commissari fino all’area del parcheggio al termine della loro ispezione.
Un imprenditore, Vladimiro Pulpo, ha alzato 2 bidoni vuoti e ha rincorso i commissari urlando: “Siamo uomini, abbiamo mantenuto in piedi il vostro stabilimento con i nostri figli, i nostri operai, i nostri autotrasportatori. I soldi li abbiamo messi noi, non ci potete trattare in questo modo”.
L’imprenditore è stato poi bloccato da altri colleghi presenti per evitare che la situazione degenerasse ed è scoppiato successivamente in un pianto liberatorio: “Ho dedicato 40 anni a questa azienda – ha dichiarato – e questo è il ringraziamento?”.
L’auto con a bordo i commissari, che non hanno rilasciato dichiarazioni, è poi andata via seguita dai mezzi delle forze dell’ordine.
ANSA