“È chiaro che il sindaco è ancora più debole di prima, evidentemente sempre più ostaggio di tanti ‘personaggi in cerca d’autore’ e timoroso di andare in aula per affrontare la discussione e il voto sulla sua sfiducia”
“Taranto ha assistito all’ennesima ‘furbizia politica’ di un Sindaco oramai politicamente ‘scaduto’. La verità è che la maggioranza non c’è ed evita la conta in consiglio.” Così in una nota il consigliere del presidente della Regione Puglia per l’attuazione del Piano Taranto, Cosimo Borraccino.
“I fatti: il Consiglio Comunale di Taranto, convocato per discutere la mozione di sfiducia, è andato deserto per volontà di Melucci e dei suoi consiglieri che, pur presenti fisicamente al Comune, hanno disertato l’aula consiliare, non presentandosi all’appello.
Pertanto la mozione di sfiducia, firmata anche dal Partito Democratico, non si è potuta discutere perché Rinaldo Melucci e i suoi consiglieri comunali, privi di un’appartenenza politica ma legati all’unico odioso collante della ‘gestione del potere’ fine a se stesso, hanno avuto paura di andare in aula per affrontare il voto. – Prosegue – Continua così imperterrita la ‘non maggioranza’ melucciana a galleggiare, producendo, giorno dopo giorno, danni alla città. Se Melucci avesse un minimo di coerenza politica dovrebbe immediatamente dimettersi, dopo l’ennesima figuraccia.
È chiaro che Melucci è ancora più debole di prima, evidentemente sempre più ostaggio di tanti ‘personaggi in cerca d’autore’ e timoroso di andare in aula per affrontare la discussione e il voto sulla sua sfiducia. – Conclude Borraccino – Adesso basta, dopo il tradimento del patto elettorale, eviti alla città un lungo periodo di paralisi amministrativa, la liberi, dimettendosi, consentendo così ai tarantini di andare a breve al voto per scegliersi il nuovo sindaco”.