Tra le motivazioni della sentenza si legge che “l’approvazione del programma delle opere infrastrutturali deve essere preceduta da una intesa tra lo Stato e la Regione Puglia”
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 31 del 2024, depositata oggi, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 33 comma 5-ter, lettera b), del decreto-legge n. 13 del 2023, nella parte in cui non richiede l’acquisizione dell’intesa della Regione Puglia ai fini dell’adozione dei decreti interministeriali di approvazione del programma delle opere infrastrutturali occorrenti per lo svolgimento della XX edizione dei Giochi del Mediterraneo, in programma a Taranto nel 2026.
Tra le motivazioni della sentenza si legge che “poiché l’attrazione di funzioni in capo allo Stato non può prescindere dal rispetto del principio di leale collaborazione, l’approvazione del programma delle opere infrastrutturali deve essere preceduta da una intesa tra lo Stato e la Regione Puglia”.
In merito alla nomina del commissario straordinario, secondo la Corte l’acquisizione del parere del Presidente della Regione Puglia rappresenta, invece, uno strumento di collaborazione adeguato, poiché ”tale nomina, seppur significativa, è comunque strumentale rispetto alla successiva, e fondamentale, fase di approvazione del programma delle opere”.
“Finalmente si fa piena luce su alcune forzature operate dal Governo in ordine ai Giochi del Mediterraneo 2026. Forzature che hanno estromesso la Regione Puglia dalla catena decisoria per la realizzazione delle opere infrastrutturali del grande evento sportivo che si terrà a Taranto”, ha commentato il consigliere regionale del Pd, Vincenzo Di Gregorio.
“Una decisione non di poco conto – continua Di Gregorio – che riequilibra le competenze delle amministrazioni in campo e fa chiarezza su certe accelerazioni apparse poco trasparenti. L’auspicio è che, finalmente, l’organizzazione dei Giochi del 2026 si svolga in un clima di reale coesione istituzionale ponendo fine a polemiche dal sapore politico, malcelate con l’esigenza di accelerare i tempi di realizzazione delle opere”.
“Quello di Fitto è stato un ‘fallo da rosso’ – è il commento di Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Partito Democratico e Capogruppo in Commissione Bilancio a Montecitorio – che non ha portato a nulla come evidenzia lo stallo sui progetti per i Giochi, ma che dimostra solo con quale tracotanza e spirito vendicativo il nostro caro Ministro suole gestire i dossier. D’ora in avanti la Regione Puglia potrà riappropriarsi della dovuta voce in capitolo rispetto alle opere infrastrutturali che si dovranno realizzare. Purtroppo, però, i danni sono già stati fatti, come insegna la storia dello Stadio Iacovone. Anche su quel fronte, senza l’interessamento e l’impegno del Presidente FIGC Gravina e del Presidente Emiliano, si rischia di lasciare la città di Taranto senza una casa per una delle sue passioni più grandi”.


