Il padre dell’attivista parla dal Concerto del Uno Maggio Taranto
Nel corso del concertone del Primo Maggio a Taranto, gli organizzatori hanno ricevuto un messaggio recapitato direttamente da Ilaria Salis, l’attivista italiana detenuta in Ungheria. La 39enne ha espresso gratitudine per la solidarietà e l’affetto, che le sono stati “di grande aiuto per affrontare la situazione in cui mi trovo”, come lei stessa afferma.
Come riporta l’Ansa, “Ilaria sta abbastanza bene, oggi era serena; abbiamo avuto uno scambio molto sereno e abbiamo riso parecchio che fa bene a tutti e due in questo periodo. Ora va un po’ meglio” e grazie alla candidatura alle Europee “vede un po’ di luce in fondo al tunnel”. Queste sono le parole di Roberto Salis, intervenuto sul palco tarantino.
Rivendicando l’innocenza di sua figlia, il padre dell’attivista ha accusato che “c’è stata una ingerenza dell’ambasciatore ungherese in Italia. Un’altra volta è arrivato qui in Italia il ministro degli Esteri che, anche lui, ha portato avanti delle teorie sulla colpevolezza di mia figlia bypassando completamente lo stato di diritto come dovrebbe essere fatto in un Paese civile come l’Ungheria visto che appartiene alla UE”. La donna “rischia 24 anni di carcere per lesioni guaribili in cinque-sei giorni su dei nazisti che non hanno neppure sporto denuncia perché hanno detto che loro si vogliono vendicare in strada”.
“Bisogna provarle tutte. D’altronde con i soprusi cosa bisogna fare? Bisogna trovare delle alternative e qui chiaramente si stanno un pochino piegando le regole. Se non si riesce a trovare altre strade, dobbiamo percorrere quello che abbiamo a disposizione”, riporta l’Ansa citando le parole di Roberto Salis.
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