“Com’è possibile incaricare il direttore di un Ente gestore che non esiste?”
“Ho letto oggi l’avviso di Interpello rivolto al personale di categoria C e D, profilo tecnico per l’affidamento dell’incarico professionale di Direttore del Parco del mar Piccolo. Ancora una volta l’Amministrazione Comunale di Taranto riesce a sorprendermi per la oggettiva sciatteria ed inadeguatezza con cui licenzia i suoi atti”. Lo afferma il Consigliere comunale di Taranto Gianni Liviano.
“Com’è possibile incaricare il direttore di un Ente gestore che non esiste?”. Da quando la legge fu approvata in Consiglio Regionale, non è stato realizzato concretamente nessun passo in avanti e nessun ente gestore è stato istituito. Anche se l’Ente gestore del Parco esistesse, occorrerebbe che il direttore venisse individuato tra gli iscritti all’interno dell’Albo dei direttori di Parco Naturale. Un particolare completamente ignorato dall’Amministrazione Comunale.
Come si legge nella nota, nell’interpello si parla di incarico professionale, “ma questo è in evidente contraddizione con il fatto che in questo caso si tratti di avviso di selezione interna e quindi non è incarico professionale che per definizione è rivolto all’ esterno”.
“E poi, anche superando quanto sopra detto, l’Amministrazione Comunale decide di scegliere il direttore attraverso il procedimento dell’interpello interno, ma il decreto 165 del 2001 precisa che l’interpello è previsto solo per ruoli dirigenziali. In questo caso quindi l’Interpello non è realizzabile. – continua Liviano.
“Per dirla con l’attore Checco Zalone. “Ma è del mestiere quello che ha scritto questo interpello?”. Chiedo pertanto al Sindaco di ritirare in autotutela l’interpello pubblicato in data odierna per la nomina del Direttore del Parco del Mar Piccolo”, conclude.