“Questa decisione è inaccettabile e mortifica ulteriormente la città, che invece vuole puntare sul rilancio socio-economico e culturale dopo essere stata al servizio del Paese con le presenze industriali e militari”
Il Consiglio Comunale di Taranto ha presentato una mozione riguardante la riorganizzazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (Mibact), che prevede il trasferimento della competenza della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio (SABAP) della provincia di Taranto alla Sovrintendenza di Lecce.
Questa decisione è “inaccettabile e mortifica ulteriormente la città di Taranto, che invece vuole puntare sul rilancio socio-economico e culturale dopo essere stata al servizio del Paese con le presenze industriali e militari”, dichiara il Consigliere comunale Gianni Liviano.
Secondo il Consiglio comunale infatti, Taranto è una delle città più importanti della Magna Grecia, con un patrimonio culturale di grande valore, come il Museo Archeologico Nazionale (MArTA), il parco archeologico di Saturo, il Castello Aragonese e gli ipogei del borgo antico.
Si ritiene che questa decisione danneggi la storia e la cultura di Taranto, mettendo a rischio il futuro della città e contraddicendo gli impegni e gli interventi promossi per valorizzare il suo patrimonio. Inoltre, si evidenzia “il rischio di smembramento del personale delle Soprintendenze e la possibilità di perdita della prestigiosa sede della Soprintendenza Archeologica nel convento di San Domenico, dove si trova anche la più importante biblioteca archeologica con oltre 25.000 volumi”.
Pertanto, il Consiglio Comunale chiede al Sindaco di attivarsi affinché la Soprintendenza Archeologica rimanga a Taranto, evitando un ulteriore danno alla città già gravemente colpita dalla crisi ambientale ed occupazionale. È essenziale per la città la contemporaneità della presenza della Soprintendenza di Terra e di quella di Mare per la storia e le aspettative di futuro di Taranto.