Coinvolti politici tra cui la Meloni, il presidente pugliese Emiliano e Raffaele Fitto. Indagine avviata dalla Procura di Bari per violazione della privacy
Migliaia di conti correnti spiati, tra cui quelli di militari, personaggi famosi ma soprattutto politici. È la notizia che sta scuotendo l’opinione pubblica che ruota attorno a un’ex dipendente di Banca Intesa Sanpaolo, attualmente al centro di un’inchiesta avviata dalla Procura di Bari.
Allontanato dall’istituto bancario ad agosto dopo un intervento interno, l’impiegato avrebbe eseguito, tra il 21 febbraio 2022 e il 24 aprile 2024, oltre 6mila intrusioni informatiche, che riguarderebbero oltre 3.500 clienti portafogliati di 679 filiali italiane. L’uomo è stato licenziato lo scorso 8 agosto a seguito dell’apertura di un procedimento disciplinare. Secondo quanto riporta l’Agi, il colpevole del reato è originario di Bitonto, tuttavia non era dipendente della filiale bitontina.
Tra i nomi delle “vittime” spiccano quelli della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e di sua sorella Arianna. Anche altri ministri sono stati colpiti: la lista include l’ex compagno della premier Andrea Giambruno, i ministri Guido Crosetto, Daniela Santanchè e Raffaele Fitto, oltre al presidente del Senato Ignazio La Russa. Non è sfuggito nemmeno il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, né il governatore del Veneto Luca Zaia, il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo e il procuratore della Repubblica di Trani Renato Nitti.
Il futuro dell’ex dipendente bancario appare incerto. Saranno la magistratura e il Garante per la privacy a far luce sulle possibili conseguenze della vicenda, per comprendere se siano state o meno violate le norme sulla privacy e la segretezza di dati ipersensibili.