ll terminale di rigassificazione “verrà posizionato in un punto collegato alle infrastrutture necessarie per approvvigionare gli impianti di Taranto, tenendo conto delle misure di sicurezza stabilite nei piani di emergenza previsti dalla direttiva Seveso e in modo da non generare ostacoli alla piena operatività e continuità del traffico marittimo o interferenze con le attività operative e logistiche funzionali all’approvvigionamento dell’intero ciclo produttivo dell’acciaieria”
Alla vigilia del confronto tra il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, la Regione Puglia, la Provincia di Taranto e i Comuni di Taranto e Statte sull’accordo di programma per l’ex Ilva, accordo finalizzato a sbloccare la nuova Autorizzazione integrata ambientale (Aia), i ministeri modificano la bozza del testo rispetto alla prima versione trasmessa il 16 giugno. La novità principale del nuovo testo e’ che la nave di rigassificazione, che serve ad alimentare la transizione della fabbrica verso la decarbonizzazione, adesso “si configura come un intervento temporaneo e transitorio”.
Questo, si puntualizza, “in previsione dell’implementazione di ulteriori soluzioni innovative di carattere strutturale coerenti con i principi di neutralità tecnologica”. E tra questi rientra “anche l’introduzione di nuove tecnologie per l’utilizzo integrato dell’idrogeno per supportare la produzione di acciaio a basse emissioni, in sinergia con l’implementazione dei progetti (IPCEI Hy2Infra) per la promozione dell’impiego industriale di idrogeno”.
Invece nella versione dei giorni scorsi, non solo l’elemento della transitorietà non c’era, ma si diceva che la nave avrebbe operato dal molo polisettoriale, avrebbe avuto una capacità di lavorazione di un miliardo di metri cubi l’anno e sarebbe stata collegata al siderurgico con un nuovo gasdotto lungo 9 chilometri e fornito di quattro punti di connessione.
Adesso non si parla piu’ di molo polisettoriale – infrastruttura dove e’ il terminal container di Yilport e che in futuro sarà l’hub per gli impianti dell’eolico offshore galleggiante – ma si dichiara che il terminale di rigassificazione “verrà posizionato in un punto collegato alle infrastrutture necessarie per approvvigionare gli impianti di Taranto, tenendo conto delle misure di sicurezza stabilite nei piani di emergenza previsti dalla direttiva Seveso e in modo da non generare ostacoli alla piena operatività e continuità del traffico marittimo o interferenze con le attività operative e logistiche funzionali all’approvvigionamento dell’intero ciclo produttivo dell’acciaieria”.
Inoltre la nuova bozza di accordo di programma – a cui, ha detto il Mimit, seguirà un altro sulla parte industriale con gli investimenti – stabilisce che “la Regione Puglia si impegna ad applicare le misure di compensazione nel rispetto dei limiti stabiliti dalla legge regionale 10 novembre 2023, n.27”, tenendo conto dei volumi di gas richiesti “per le esigenze operative funzionali” alla decarbonizzazione del siderurgico di Taranto.
Nel testo precedente, invece, sempre con riferimento alla legge del 2023, si diceva che “la misura di compensazione territoriale aggiuntiva del 3% sul valore del gas trasportato dagli impianti e alle infrastrutture del gas nel territorio pugliese, non si applica al gas fornito dalla nave rigassificatrice che sarà allocata presso il porto di Taranto, avuto riguardo al fatto che i relativi volumi di gas sono funzionali al processo di decarbonizzazione” e che si tratta di “un obiettivo ambientale che non richiede compensazioni”.
Rispetto alla prima bozza, nella seconda rimangono infine invariati la conclusione nel 2039 – attraverso step progressivi – del processo di decarbonizzazione attraverso tre nuovi forni elettrici e tre impianti di preridotto, la produzione di 6 milioni di tonnellate di acciaio, da conseguirsi prima con gli altiforni e poi con regime misto, altiforni e forni elettrici, e l’installazione nella rada di Taranto di una piattaforma di desalinizzazione per approvvigionare il siderurgico di 110mila metri cubi di acqua al giorno. Su questa bozza, in vista del confronto di domani con Urso, i vertici di Provincia di Taranto e Comuni di Taranto e Statte discuteranno questa mattina con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. (AGI)