I volontari sono intervenuti attivando il protocollo previsto per la messa in sicurezza del nido, con il supporto degli operatori del Centro Recupero Tartarughe Marine dell’Oasi WWF Bosco Pantano di Policoro
Una nuova nidificazione di tartaruga marina Caretta Caretta è stata scoperta nella mattinata dello scorso 27 giugno lungo la frequentatissima spiaggia di Castellaneta Marina, confermando il ruolo sempre più centrale del litorale tarantino nella conservazione della biodiversità marina.
Si tratta del primo nido della stagione in provincia di Taranto ed è stato individuato sulla spiaggia libera compresa tra i lidi “Sporting Club” e “La Barchetta”, grazie al monitoraggio quotidiano effettuato lungo il tratto di costa di Ginosa, Castellaneta e Palagiano, a cura dei volontari dei locali circoli Legambiente e del NITA Coordinamento Provinciale Taranto. L’attività rientra nel più ampio progetto europeo LIFE Turtlenest, volto alla tutela e conservazione delle tartarughe marine lungo le coste del Mediterraneo.
Immediatamente dopo la scoperta, i volontari sono intervenuti attivando il protocollo previsto per la messa in sicurezza del nido, con il supporto degli operatori del Centro Recupero Tartarughe Marine dell’Oasi WWF Bosco Pantano di Policoro. Il nido sarà monitorato dai volontari, per tutto il periodo periodo di incubazione delle uova (variabile tra i 45 e i 70 giorni a partire dalla data di deposizione), e tutelato da opportune misure di tutela e salvaguardia, emanate dal Comune di Castellaneta.
In attesa della magia della schiusa e delle tartarughine che raggiungono il mare, saranno organizzati nei pressi del nido eventi di educazione ambientale e conoscenza degli habitat costieri, a cura degli operatori autorizzati di Legambiente.
Il nuovo nido si inserisce in un quadro sempre più incoraggiante: negli ultimi anni, le segnalazioni di nidificazione lungo il litorale ionico occidentale sono in costante aumento, anche in tratti di spiaggia un tempo ritenuti non idonei. Un’evoluzione legata a molteplici fattori, tra cui l’innalzamento delle temperature del Mar Mediterraneo, ma anche al lavoro costante di sensibilizzazione e tutela portato avanti da associazioni come Legambiente, WWF, Plastic Free e NITA Taranto.
In particolare, il Circolo Legambiente “Mare e Gravine” di Castellaneta e il WWF Oasi Bosco Pantano, attraverso i progetti finanziati dai programmi europei LIFE, svolgono attività di avvistamento, sorveglianza e raccolta dati, oltre a momenti formativi e divulgativi rivolti alla cittadinanza. L’obiettivo è chiaro: rafforzare la rete di monitoraggio delle spiagge, proteggere i nidi e promuovere un modello di convivenza sostenibile tra turismo e fauna marina.
A oggi, per la stagione 2025, sono già stati registrati oltre 10 nidi in Puglia, tutti concentrati nel Golfo di Taranto. Un numero record che solo pochi anni fa sarebbe stato impensabile e che testimonia un cambiamento profondo in atto.
Il litorale tarantino si conferma così non solo meta ambita per il turismo balneare, ma anche habitat sempre più favorevole alla vita marina. Un segnale positivo di coesistenza possibile tra uomo e natura, reso concreto dall’impegno sinergico di volontari, associazioni, istituzioni e cittadini.
In caso di avvistamento di tartarughe, tracce di risalita o nidificazione, gli esperti raccomandano di non avvicinarsi, non utilizzare luci e non toccare nulla. È fondamentale segnalare tempestivamente l’evento alla Capitaneria di Porto (1530) o ai numeri dedicati alla sorveglianza costiera: 3332807309 – 3382768522.