Due violenti attacchi nel weekend. Il presidente Pierpaolo Volpe: “Servono interventi strutturali, non osservatori”
Il weekend di violenza contro il personale sanitario a Taranto riaccende i riflettori su un’emergenza sempre più preoccupante. Due gravi episodi hanno visto coinvolti operatori del 118: in un caso minacciati con un coltello, nell’altro colpiti al volto e con l’ambulanza vandalizzata. “Siamo di fronte a un’escalation che sta diventando un fenomeno sociale dilagante”, denuncia Pierpaolo Volpe, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Taranto.
Il rappresentante degli infermieri ionici punta il dito contro la Regione Puglia per l’esclusione della categoria dall’Osservatorio Regionale sulla Sicurezza degli Esercenti le Professioni Sanitarie e Socio-sanitarie (Orseps), che si insedia oggi. “Gli Opi pugliesi hanno già manifestato la loro contrarietà a questa decisione incomprensibile e poco istituzionale”, spiega Volpe, ricordando come gli Ordini regionali abbiano già inviato a marzo una nota di protesta rimasta senza risposta.
Il presidente non risparmia critiche anche all’approccio generale al problema: “L’inasprimento delle pene non è un deterrente efficace. Il fenomeno è alimentato dalla disorganizzazione di molti pronto soccorso, dalla carenza di personale e dall’assenza di modelli organizzativi evoluti”.
“Serve mettere il personale sanitario al centro dell’agenda politica – conclude Volpe – non con annunci o articolati osservatori, ma con interventi strutturali e coraggiosi”. Nel frattempo, l’Opi Taranto esprime “totale solidarietà e vicinanza al personale aggredito che, nonostante tutto, continua a garantire con professionalità il funzionamento del servizio sanitario”.