Assistenza domiciliare potenziata e mappatura delle zone a rischio per proteggere anziani e soggetti fragili. Un sistema di allerta scatterà con temperature oltre i 36 gradi
L’emergenza caldo diventa strutturale a Taranto e la Asl risponde con un piano articolato per l’estate 2025. La campagna “Proteggiamoci dal caldo”, presentata questa mattina presso la direzione generale dell’azienda sanitaria, punta a proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione attraverso un sistema integrato di prevenzione e assistenza.
“Non possiamo più considerare le ondate di calore come eventi straordinari”, spiega il commissario straordinario Vito Gregorio Colacicco, sottolineando come i dati degli ultimi tre anni impongano un cambio di paradigma nella gestione del fenomeno. Il piano prevede l’attivazione di un sistema di allerta quando le temperature superano i 36 gradi per tre giorni consecutivi in uno dei 29 comuni della provincia. In queste situazioni, viene disposto il blocco dei ricoveri programmati e si intensifica l’assistenza territoriale.
Riguardo gli anziani soli e le persone in condizioni di fragilità, la dottoressa Sportelli, responsabile della Medicina Generale, illustra il nuovo modello di assistenza domiciliare: “Abbiamo già mappato i pazienti più a rischio. Per loro abbiamo predisposto un monitoraggio costante con contatti telefonici settimanali e visite domiciliari mensili”.
Innovativo lo studio epidemiologico condotto dall’Asl, che ha permesso di identificare le “isole di calore” della città, zone dove le temperature raggiungono picchi più elevati. “Questo ci consente di pianificare interventi mirati”, commenta la dottoressa Antonella Mincuzzi, referente del Comitato Calore aziendale.
Una piattaforma digitale condivisa con i Comuni permetterà di tenere sotto controllo la situazione dei soggetti più esposti, mentre una capillare campagna informativa raggiungerà la popolazione attraverso i canali istituzionali. Il direttore sanitario Aldo Sante Minerba conferma che le prime azioni concrete sono partite già dal primo giugno, con l’attivazione dell’assistenza domiciliare integrata specifica per l’emergenza calore.