Scoperti 13 lavoratori irregolari in diverse attività commerciali. Riscontrate anche violazioni sugli scontrini elettronici in numerosi esercizi del territorio
Durante un’operazione di controllo nel territorio provinciale da parte della Guardia di Finanza di Taranto, sono state scoperte diverse irregolarità sia sul fronte del lavoro nero che dell’evasione fiscale. Le verifiche, che hanno interessato nove comuni della provincia ionica, hanno portato all’individuazione di 13 lavoratori completamente “in nero”, impiegati in diverse tipologie di attività commerciali, dalla falegnameria all’edilizia.
Nel corso dell’operazione sono stati individuati tre datori di lavoro responsabili dell’impiego irregolare di manodopera. I controlli, effettuati nei comuni di Laterza, Crispiano, Palagiano, Ginosa, Castellaneta, Statte, Maruggio, Lizzano e San Marzano di San Giuseppe, hanno inoltre evidenziato numerose violazioni relative agli obblighi di memorizzazione e invio dei corrispettivi telematici.
Le irregolarità fiscali hanno coinvolto diverse tipologie di esercizi commerciali, tra cui bar, panifici, lavanderie, ristoranti e negozi di generi alimentari. Il fenomeno del sommerso rappresenta una seria minaccia per l’economia nazionale, in quanto permette alle imprese di ottenere vantaggi competitivi illegali attraverso la riduzione dei costi fiscali e del lavoro.


