Dopo l’ennesima sparatoria, la sicurezza nella Provincia di Taranto è ormai fuori controllo. Rocco Caliandro, segretario provinciale del sindacato di Polizia di Stato Fsp richiama l’attenzione del Ministero dell’Interno
“L’ennesima sparatoria avvenuta ieri sera nel rione Tamburi, con un tragico bilancio di tre feriti e un morto, riporta drammaticamente l’attenzione su una questione che da tempo denunciamo con forza e senso di responsabilità: la sicurezza nella Provincia di Taranto è ormai fuori controllo”. Lo dichiara Rocco Caliandro, segretario provinciale del sindacato di Polizia di Stato Fsp.
“Non possiamo che esprimere sgomento e rabbia di fronte a un’escalation di violenza che, in poco più di un mese, ha visto susseguirsi episodi gravissimi. Già l’11 giugno scorso avevamo lanciato un chiaro allarme: le risorse umane e materiali sono insufficienti, le scelte gestionali appaiono incomprensibili e a farne le spese sono sia i cittadini che gli operatori di Polizia. Il giorno successivo, il 12 giugno, la tragedia si è concretizzata con una sparatoria nella zona tra Francavilla Fontana e Grottaglie che è costata la vita a un appartenente alle Forze dell’Ordine. Il 13 giugno, ancora colpi d’arma da fuoco in Viale Unicef, in pieno centro cittadino, con un altro ferito. Fino ad arrivare all’episodio di ieri, che testimonia come la situazione stia precipitando ogni giorno di più”.
“Nonostante questo scenario allarmante, il Ministero dell’Interno continua a distogliere attenzione e risorse dalla Provincia di Taranto, aggregando personale della Questura in altri territori per servizi “eccezionali”, quasi a voler far intendere che qui si possa fare a meno di un presidio efficace del territorio. È una decisione incomprensibile e gravissima. Inoltre, dobbiamo constatare – con amarezza ma senza stupore – che il cosiddetto “rafforzamento estivo” previsto per il 10 giugno 2025 è stato, come già accaduto in passato, totalmente disatteso. Nessun rinforzo. Nessun segnale di inversione di rotta. Solo silenzi e promesse non mantenute. Questa Segreteria Provinciale FSP Polizia di Stato chiede a gran voce agli organi competenti:
quante altre vite dobbiamo piangere prima che si prenda coscienza dell’emergenza in atto?
Quanto deve degenerare la situazione prima che vengano adottati i provvedimenti necessari? Siamo stanchi di essere lasciati soli. La sicurezza dei cittadini e quella dei poliziotti non può più essere trattata come una voce accessoria nei bilanci e nelle agende politiche. Ora basta”.