di Angelo Nasuto
Un rogo, partito dalla Gravina Santa Caterina, si è rapidamente propagato verso le zone residenziali. L’intervento di Vigili del Fuoco, Protezione Civile e forze dell’ordine ha permesso di gestire l’emergenza
Sono state ore di vera paura per alcuni cittadini di Massafra. Un incendio, iniziato verso mezzogiorno di oggi 23 luglio nella Gravina Santa Caterina, in vicinanza di un noto locale di ristorazione, il Rifugio del re, si è poi propagato a dismisura sorprendendo gli stessi massafresi. Le fiamme si sono poi diramate verso nord, arrivando a superare il cosiddetto “terzo ponte”, così definito dai massafresi perché si va ad aggiungere agli altri due, che servono a collegare le due zone del paese separate dalla Gravina San Marco. Da segnalare che per la propagazione dell’incendio un ruolo fondamentale è stato assunto dal vento, che soffiava forte anche cambiando repentinamente direzione.

Il fuoco in poco tempo si è spinto a poca distanza da numerose abitazioni, soprattutto verso quelle situate in via Bolzano e così il panico si è rapidamente diffuso, in particolare tra gli anziani. In tali condizioni è stato necessario il pronto intervento della Protezione Civile, accorsa sul posto insieme a Carabinieri, Carabinieri forestali, Polizia Locale e naturalmente Vigili del Fuoco. I primi si sono attivati per far sgomberare in via del tutto precauzionale alcuni residenti di via Bolzano, i quali velocemente sono stati costretti a scendere dalle proprie abitazioni e radunarsi fuori, magari al riparo dal solleone, visto il forte caldo. Con circa duecento famiglie evacuate la situazione non è stata semplice da gestire, ma alcuni cittadini con la giusta calma e razionalità, e tra questi l’ex consigliera comunale Gaia Silvestri, hanno distribuito acqua e mascherine perché l’aria a causa del fumo intenso era diventata irrespirabile; e così, unendosi a Protezione Civile e forze dell’ordine prima citate, hanno dato supporto e rassicurato gli sfollati. Tra questi ultimi anche i rifugiati extracomunitari e i senzatetto autoctoni dell’Istituto Mondelli, un centro di accoglienza sito proprio nelle vicinanze di via Bolzano (in via Trento una strada parallela a est).
In tutto questo trambusto intanto erano giunti i mezzi di soccorso antiincendio, in particolare un elicottero, che ha attinto l’acqua da una grande vasca preparata al vicino stadio “Italia”, per domare le fiamme e provare ad aggirare le problematiche del rogo, con in primis le condizioni naturali del caldo e del vento. Tra queste però va aggiunta l’impossibilità di accesso in una strada cruciale per i mezzi di soccorso, a causa di una voragine presente sull’asfalto, che ha fatto aumentare il panico. Ancora in questi ore in tempo reale i Vigili del Fuoco stanno terminando le opere di bonifiche per spegnere gli ultimi righi affinché non possa riprendere l’incendio. Considerate le difficoltà di intervento, tra cui la mancanza di punti di avvistamento e la gente spaventata, a Massafra oggi il percolo è stato serio. Da ricordare che erano presenti sul posto alcuni assessori, tra cui Antonio Cerbino, Giuseppe Maggiore e Cosimo Maraglino, oltre al Presidente del Consiglio, Raffaele Gentile.


