Martino (Confapi Puglia): “La programmazione futura tenga conto del differenziale economico e sociale tra le diverse aree d’Europa”
“La programmazione dei Fondi di Coesione, quella che dovrà entrare in vigore dopo il 2027, non penalizzi il Mezzogiorno. Si restituiscano al mittente strane volontà, voci non confermate, idee malsane circa la possibilità di rivedere la quantità e la qualità della spesa riferibile alle nostre Regioni”. Cosi, Carlo Martino: presidente di Confapi Puglia. “La politica di coesione – argomenta Martino – ha valenze specifiche. Ridurre il differenziale economico tra i Paesi e le aree d’Europa. Abbassare il delta sociale esistente tra i popoli del Vecchio Continente. Premesse che trovano conferma nell’identità istituzionale comunitaria”.
Per il Sud risorse irrinunciabili, specie per quel che concerne la rete infrastrutturale, la conversione economica in chiave ambientale e la politica agricola. “Come associazione datoriale – conclude Martino – vigileremo perché un solo centesimo non venga tolto alle nostre aree e popolazioni. Con nostre delegazioni che prenderanno parte in Europa ai futuri processi decisionali”.