“Troviamo incomprensibile l’atteggiamento aziendale che, anzichè provare ad intervenire sulla eventuale causa del problema, licenzia un lavoratore che si è infortunato e crea un precedente con il quale manda di fatto un messaggio intimidatorio a tutte e a tutti le lavoratrici e lavoratori: ‘se sbagli ti licenzio’”
“Un nostro collega, lo scorso 19 luglio, mentre eseguiva alcune lavorazioni durante il proprio turno di lavoro, è stato interessato da un infortunio di lieve entità ad un arto. A seguito dell’accaduto la Direzione di Vestas Blades, dopo aver attivato le procedure di indagini interne, ha deciso erogare al lavoratore una contestazione disciplinare, e di consegnarli, in data odierna, la lettera di licenziamento con effetto immediato.” Lo affermano in una nota i rappresentati della Fiom e della Uilm proclamando per lunedì otto un’assemblea e lo sciopero per il giorno successivo.
“FIOM e UILM, ritengono assolutamente inaccettabile tale atteggiamento aziendale. È inaccettabile licenziare un lavoratore che ha subito un infortunio mentre stava effettuando le attività previste dalla sua mansione.”
I sindacati ritengono indispensabile ed imprescindibile che l’azienda garantisca tutte le misure necessarie per la sicurezza sui luoghi di lavoro anche attraverso il confronto con gli RSU ed RLS che si impegnano a migliorare costantemente i target di sicurezza, soprattutto in una fase in cui si chiede alle lavoratrici ed i lavoratori di aumentare la produttività.
“Per queste motivazioni, – sottolineano – troviamo incomprensibile l’atteggiamento aziendale che, anzichè provare ad intervenire sulla eventuale causa del problema, licenzia un lavoratore che si è infortunato e crea un precedente con il quale manda di fatto un messaggio intimidatorio a tutte e a tutti le lavoratrici e lavoratori: ‘se sbagli ti licenzio’.
Consideriamo questo atteggiamento molto pericoloso per tutte le lavoratrici ed i lavoratori di Vestas Blades, che non solo non risolve i problemi di sicurezza ma più di ogni altra cosa non garantisce di lavorare in un ambiente sereno e tranquillo, per poter svolgere le attività senza avere la paura ed il terrore di commettere uno sbaglio e perdere il proprio posto di lavoro. – Concludono – Bisogna respingere con forza quanto accaduto e crediamo che questa scelta aziendale vada ostacolata in ogni modo ritirando il provvedimento nei confronti del nostro collega.”


