“É falso che stiamo lavorando a una bad company e a una good company. Non esiste una scissione fra parti buone e cattive dell’ex Ilva, ma c’è una negoziazione in corso che i commissari stanno realizzando con l’obiettivo della piena decarbonizzazione e di arrivare a 6 milioni di tonnellate di produzione”
Durante l’interrogazione parlamentare sull’ex Ilva, il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha affermato di essere contro lo spezzatino del gruppo siderurgico. “Il governo ha sempre lavorato a un progetto unitario nel quale è previsto un processo veloce di riconversione ambientale.”
“É falso che stiamo lavorando a una bad company e a una good company. – Ha sottolineano – Non esiste una scissione fra parti buone e cattive dell’ex Ilva, ma c’è una negoziazione in corso che i commissari stanno realizzando con l’obiettivo della piena decarbonizzazione e di arrivare a 6 milioni di tonnellate di produzione.”
Nel suo intervento Urso ha poi parlato della gestione di Arcelor Mittal. “Sulla crisi dell’Ilva di Taranto, quella che 15 anni fa era la prima acciaieria d’Europa, pesa la gestione scellerata di Arcelor Mittal che ha provocato danni da stime certificate di quasi 4 miliardi di euro lasciando in attività un solo altoforno con appena quattro giorni di autonomia.”
Confermando lo sciopero nazionale del 16 ottobre, i sindacati hanno riferito che il ministero del Lavoro, lo scorso 29 settembre, “ha autorizzato l’incremento del 50% delle unità in cassa integrazione straordinaria da 3.062 a 4.450 senza accordo da parte di Fim Fiom Uilm”.