di Angelo Nasuto
L’idea è nata quarant’anni fa negli Stati Uniti. Si tratta di una sicurezza solidale, con un centro di coordinamento europeo di un’associazione con sede a Vienna, di cui fanno parte ventisette paesi europei
La sicurezza appannaggio del vicinato. È quello che si sta per realizzare a Massafra e ieri mattina al teatro comunale della Tebaide è stato presentato il progetto cosiddetto Sicurezza del Vicinato, il cui ideatore è un militare in pensione, esperto balistico e consulente del tribunale per questioni riguardo esplosivi, il colonello Enzo Musardo. Il graduato è stato presente come principale relatore del progetto, rilanciando la bontà di questo nuovo protocollo, che coinvolgerà comunque le forze dell’ordine, ma metterà in prima linea i cittadini in una sorta di collaborazione.
“Questa partecipazione dei cittadini risulta determinante – ha affermato Musardo – per la sicurezza collettiva, ma anche per la tutela dell’ambiente, perché spesso dove abbiamo degrado facilmente si va ad unire altro degrado. Se noi riduciamo il degrado, si riducono i rischi per tutta la collettività”. Il suo intervento ha chiarito che il progetto è nato circa quarant’anni fa negli Stati Uniti e poi è stato portato avanti dai paesi anglosassoni, tra cui l’Inghilterra. Si tratta di una sicurezza solidale, con un centro di coordinamento europeo di un’associazione con sede a Vienna, di cui fanno parte ventisette paesi europei.
Il progetto di Sicurezza del Vicinato riesce a ridurre i reati per l’80% circa e quindi è un deterrente assolutamente efficace per le realtà come quella delle Tebaide, che è un paese, ma già abbastanza grande. “A ciò dobbiamo sommare – ha aggiunto Musardo – le attenzioni tese ad evitare le truffe molto diffuse al giorno d’oggi, sia per strada che online. Devo ricordare che tale protocollo è di difficile attuazione nelle grandi città ma a Massafra funzionerebbe alla grande”.
Erano presenti al teatro anche molti assessori e consiglieri comunali, tra cui Nadia Termite, delegata ai Comitati di quartiere e Giuseppe Losavio, colui che quattro anni fa portò in città la proposta di attuazione della Sicurezza del Vicinato. Per avviarlo occorre un’iscrizione del tutto gratuita e la nomina di un delegato specifico a questo progetto che si interfacci con i coordinatori dei gruppi del territori, che possono essere i Comitati di quartiere: “il progetto è apolitico – ha concluso Musardo – e non si tratta di ronde, perché non è previsto mai l’intervento fisico e diretto delle persone, che spetta alle forze dell’ordine. Per sapersi comportare dinanzi ai singoli episodi, forniamo noi dei manuali, in caso di furti colti in fragranza, tentativi di furto o anche di sospetti”.
L’adozione del protocollo prevede l’accettazione dell’amministrazione comunale che promuova tale sistema: e difatti sul palco era presente anche il sindaco Giancarla Zaccaro, che ha dichiarato: “c’è assolutamente un connubio tra questo progetto e quello che si vogliamo costruire con i Comitati di quartiere, che non è solo un controllo militare, ma un organismo di tutela, per una vita sana anche sociale”. In conclusione ha anticipato che appena si approva il regolamento dei Comitati di quartiere, magari entro la fine dell’anno, si potrà dare attuazione anche a questo progetto.


