“Mobilitiamoci ancora”, è l’ appello del sindacato che convoca un presidio davanti alla Prefettura di Taranto
Come riportato dalla nota a firma USB, nelle stesse ore in cui lo stato illegale di Israele rompe la fragilissima tregua in corso nella Striscia di Gaza,ricominciando i bombardamenti sui civili inermi e mostrando ancora una volta le sue intenzioni genocidarie di cancellazione del
popolo palestinese e usurpazione della sua terra, ENI intende portare a termine nel porto di Taranto un nuovo carico di greggio destinato con ogni probabilità,
alle forze di occupazione di Tel Aviv.
E’ già accaduto un mese fa, – continua- nonostante le proteste e i blocchi che una larga parte della cittadinanza realizzò in difesa e solidarietà del popolo palestinese. E’
accaduto nel silenzio delle istituzioni che scaricarono interamente sui cittadini, sui lavoratori e sulle lavoratrici la responsabilità di tenere la città di Taranto fuori dalla complicità con il massacro dei palestinesi. Non può e non deve succedere ancora.
“Abbiamo richiesto – conclude- un incontro urgente al Prefetto di Taranto, ma sappiamo che sarà necessario mobilitarsi di nuovo per ribadire che Taranto non è disposta a diventare ingranaggio della dilagante economia di guerra che alimenta il genocidio dei palestinesi e affama i lavoratori, le lavoratrici e i settori sociali più deboli di tutti i popoli del mondo.
Per queste ragioni, convochiamo un presidio davanti alla Prefettura di Taranto nella giornata di domani, 30 Ottobre 2025, alle ore 10.00.”


