di Angelo Nasuto
Il primo ad accogliere il leader di Terlizzi è stato il consigliere comunale Maurizio Baccaro, esponente a livello provinciale di AVS, ma sono giunti nelle Tebaide per l’occasione anche i candidati nelle liste dello stesso partito Franco Gentile, di Mottola, Angela Masi, di Laterza e Stefania Castellana
Nichi Vendola ritorna a Massafra. E lo fa solo per inaugurare una sede appartenente alla sezione del proprio Partito Alleanza Verdi Sinistra, naturalmente essendo esponente della parte più a sinistra di questo gruppo partitico definito con Angelo Bonelli. L’arrivo dell’ex Presidente della Regione, che dopo alcuni anni ritorna sulla scena politica, come candidato consigliere alle prossime consultazioni per il rinnovo del Consiglio regionale, ha smosso molti sostenitori massafresi dell’ex Rifondazione Comunista, traghettata poi in Sinistra Ecologia e Libertà (SEL) di vendoliana memoria.
Il primo ad accogliere il leader di Terlizzi è stato il consigliere comunale Maurizio Baccaro, esponente a livello provinciale di AVS, ma sono giunti nelle Tebaide per l’occasione anche i candidati nelle liste dello stesso partito Franco Gentile, di Mottola, Angela Masi, di Laterza e Stefania Castellana.
Vendola ha spaziato molto nel suo lungo discorso per battezzare la nuova sede massafrese di AVS, sita in via Libertini 62, esordendo con i suoi dolci ricordi, dove ha raccontato che la passione politica tutta spostata a sinistra nacque in ambito familiare da suo padre, che partito commilitone fascista per combattere nella seconda guerra mondiale, al suo ritorno si era totalmente convertito al comunismo: “perché ha constatato con mano – ha affermato – la crudeltà della guerra e della realtà bellica che lascia indietro senza alcuna pietà hi non si mantiene ai ritmi imposti”.

Ma è pregnante in questi giorni il tema della campagna elettorale pugliese, che imputa al governo regionale di centrosinistra da vent’anni, una sanità molto latitante, non in grado di soddisfare le esigenze dei cittadini. “Innanzitutto – ha specificato – ora come allora ci si scontra spesso con i tagli radicali del governo centrale, che, a fronte di dover sostituire cinque medici che vanno in pensione ci invia risorse per l’assunzione di un solo dottore. E poi che sanità trasparente e precisa possiamo avere se siamo in presenza di chi da Roma con i soldi dello Stato preferisce finanziare le armi a Trump o comprare qualche carro armato in più, invece che dare lavoro a più infermieri?”
Nella premessa che il politico ormai di lungo corso ha scandito, il suo discorso ha trovato linfa sul modo in cui le singole persone devono pretendere i propri diritti, vedendo rispettato di conseguenza lo spirito di uguaglianza: “quando nella scala sociale vediamo differenze evidenti tra i figli dei ricchi, tutti belli e ben vestiti, e quelli invece degli ultimi, pallidi e mal nutriti – ha spiegato l’ex governatore – dobbiamo pensare che bisogna smuovere questa disparità nella scala sociale e che tale realtà non è un qualcosa piovuto dal cielo. Ma è la conseguenza della voce forte dei padroni che vogliono imporre il loro potere”.


