“La verità è che non c’è stato alcun coordinamento, nessuna valutazione seria dei rischi, nessun rispetto per i cittadini, per gli studenti, per le famiglie lasciate nell’incertezza totale mentre si parlava di possibili fughe di gas”
“Questa mattina ho depositato un esposto formale riguardo alla fortissima puzza di gas avvertita in città lo scorso 6 novembre.” Lo afferma in una nota Mirko Maiorino, segretario cittadino del PLI.
“Sono trascorsi dieci giorni e i cittadini di Taranto non hanno ricevuto una sola informazione chiara, puntuale, verificata. – Sottolinea – Nessuna spiegazione sui potenziali rischi a cui siamo stati esposti, nessuna reale assunzione di responsabilità.
Secondo ARPA, le fonti potenziali di emissione sarebbero così numerose da rendere complessa l’individuazione immediata dell’origine dell’evento: Eni, ex Ilva, navi in campo boe, fino alla possibile rottura di una tubatura Italgas, indicata come l’ipotesi al momento più accreditata.
Una molteplicità di scenari che rende ancora più grave il comportamento delle istituzioni perché, in un contesto simile, l’unica risposta accettabile sarebbe stata un intervento tempestivo, coordinato e trasparente. Invece, non c’è stato nulla di tutto questo.
Se davvero esiste un piano di emergenza, oggi abbiamo la prova evidente che non funziona. – Si legge nella nota- Non funziona quando alcune scuole vengono evacuate e altre no. Non funziona quando migliaia di persone restano in balia dell’incertezza senza una comunicazione istituzionale degna di questo nome. Non funziona quando l’unica indicazione fornita dall’assessore all’Ambiente, Gravame, è stata quella di “chiudere le finestre”.
Una risposta che definirei imbarazzante, inadeguata, se non addirittura offensiva dell’intelligenza dei tarantini. – Evidenzia Maiorino – La verità è che non c’è stato alcun coordinamento, nessuna valutazione seria dei rischi, nessun rispetto per i cittadini, per gli studenti, per le famiglie lasciate nell’incertezza totale mentre si parlava di possibili fughe di gas. -Prosegue la nota – È inconcepibile che in una città che convive con problemi ambientali strutturali, l’assessorato competente si presenti impreparato, senza strumenti e senza risposte.
Con il mio esposto chiedo che sia fatta luce su questo evento gravissimo e che siano accertate, ed eventualmente perseguite, le responsabilità. – Conclude Maiorino – Ricordiamo che la sicurezza dei cittadini è un dovere e chi non è in grado di garantirla deve prenderne atto e lasciare spazio a chi sa cosa significa amministrare una città complessa come la nostra.”


