di Rosa Surico
Dalla Repubblica Domenicana una storia di violenza e brutalità. L’ Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, istituì La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne in memoria delle sorelle Mirabal.
Patria Mercedes, María Argentina Minerva e Antonia María Teresa erano tre sorelle nate da una famiglia benestante a Ojo de Agua, provincia di Salcedo nella Repubblica Dominicana. Nel 1949 iniziano la loro militanza politica durante la festa di san Cristobal, organizzata da Raphael Trujillo, dittatore incontrastato dal 1930 per i successivi 31 anni. Minerva osò sfidarlo pubblicamente dichiarando le sue idee politiche e rifiutando le sue avances, lo stesso infatti si era anche invaghito della giovane.
Iniziarono le rappresaglie contro tutta la famiglia, i loro mariti, a periodi alterni veniva arrestato anche suo padre, furono confiscati tutti i loro beni. Trujillo incarnava in ogni centimetro di pelle il piccolo uomo di Nietzsche che affermava essere frutto di una cultura mistico-simbolica. Il piccolo uomo si autoproclamava simile agli dei e si poneva al centro di tutto. Durante i suoi 31 anni di dittatura infatti, Trujillo impose il culto della personalità: statue giganti e monumenti a lui dedicate, monete, francobolli. Perfino nelle chiese veniva riportato il detto “Dios en cielo, Trujillo en tierra”. Le tre sorelle si diedero l’ appellativo di battaglia Mariposas, farfalle, e fondarono il gruppo di resistenza “14 giugno”. La loro opera fu così rivoluzionaria che il piccolo uomo tuonava: “Ho solo due problemi: la Chiesa cattolica e le sorelle Mirabal”.
Erano libere, belle, indipendenti, intellettuali, studiose, combattevano contro il regime “corrotto e tirannico”.Venivano fotografate sorridenti e non si abbassarono mai ad alcun compromesso. Il dittatore organizzò il loro feroce assassinio il 25 novembre del 1960. Furono rapite, seviziate, torturate e poi uccise. I loro corpi rimessi in auto e fu fatta cadere da un dirupo per simulare un incidente.
La profezia di Minerva si era compiuta: “Se mi ammazzano, tirerò fuori le braccia dalla tomba e sarò più forte”.
La loro morte suscitò l’ indignazione sociale anche a livello internazionale e portò al declino del regime. Fu ucciso in seguito a una congiura il 30 maggio del 1961.
L’unica sorella sopravvissuta, la quarta perché non impegnata attivamente in politica, Belgica Adele detta Dedé, ha dedicato la sua vita alla cura dei sei nipoti orfani: Nelson, Noris e Raul, figli di Patria; Minou e Manuelito, figli di Minerva, e Jaqueline figlia di Maria Teresa. Dedé si diede il compito di raccontare: “Sopravvissi per raccontare la loro vita”. Nel marzo 1999 ha pubblicato un libro di memorie “Vivas in su jardin” dedicato alle sorelle. Nella casa museo a loro dedicato, le farfalle continuano a volare.


