Inizia ufficialmente il periodo natalizio tarantino. Tante processioni ed eventi gastronomici in Città Vecchia, invece, nel borgo avverrà nel pomeriggio l’accensione delle luminarie
Il conto alla rovescia è finito. Sono giunte le settimane più magiche dell’ultimo mese dell’anno: come da tradizione, il 22 novembre i festeggiamenti di Santa Cecilia, danno ufficialmente il via al periodo natalizio tarantino. Quest’anno, in occasione delle celebrazioni della Santa patrona della musica, si esibiranno le bande musicali “Santa Cecilia” e “Paisiello”, convenzionate con il Comune di Taranto.Tra l’odore di fritto e la brezza mattutina, i festeggiamenti nei vicoli del centro storico sono iniziati all’alba. Alle 5.30, nella Cattedrale di San Cataldo, Don Emanuele Ferro ha benedetto i musicisti che, dopo la squilla mattutina, hanno suonato nella processione con il simulacro di Santa Cecilia. Le pastorali sono state eseguite in via Duomo, Postierla Via Nuova, fino alla chiesa di San Giuseppe. Le bande poi si sono riunite alle 8.30 in Arcivescovado per il saluto dell’arcivescovo e, successivamente, hanno proseguito verso Palazzo di Città per incontrare il primo cittadino, Piero Bitetti.Dopo la pausa mattutina, la processione riprenderà nel pomeriggio. Dalle 17.00, le confraternite della Città Vecchia sfileranno con la banda “Santa Cecilia” lungo via Garibaldi, via Sant’Egidio, via Di Mezzo, Pendio La Riccia, piazza Castello, via Duomo e piazza Duomo. Alle 18.30, in Cattedrale, l’arcivescovo mons. Ciro Miniero celebrerà l’eucaristia, al termine della quale la banda sosterà in piazza Duomo per l’esecuzione delle pastorali natalizie, animando così la tradizionale pettolata.
Disposizioni comunali per il corretto svolgimento delle celebrazioni
Secondo quanto riportato dall’Ordinanza dirigenziale n. 551, in vigore nella giornata odierna, nelle vie del centro storico interessate dalla processione non sarà possibile né sostare né transitare. Nello specifico, dalle ore 00.00 alle ore 18.00 è vietata la sosta, con rimozione forzata, lungo via Garibaldi, nel tratto compreso tra vicolo Via Nuova e vico della Torrenova. Dalle ore 04.00 alle ore 08.00, il divieto interessa piazza Duomo, via Duomo (tra piazza Duomo e piazza San Costantino), piazza San Costantino e vicolo Via Nuova. Nel pomeriggio, dalle ore 13.00 alle ore 20.30, le limitazioni riguarderanno anche via Sant’Egidio (lato ovest), via Di Mezzo (lato sud), Pendio La Riccia, piazza Castello Aragonese (lato ovest), via Duomo (tra piazza Castello e piazza Duomo) e nuovamente piazza Duomo. Il transito sarà vietato entrambe le due processioni. Durante la prima, che si svolge dalle 5.00 alle 8.00, non é possibile circolare piazza Duomo lungo piazza San Costantino, Postierla e vico Via Nuova, fino a via Garibaldi, dove è previsto l’ingresso nella chiesa di San Giuseppe. Il divieto tornerà in vigore dalle 16.30 alle 20.30, seguendo il percorso inverso: uscita dalla chiesa di San Giuseppe in via Garibaldi, passaggio per via Sant’Egidio, via Di Mezzo, Pendio La Riccia, piazza Castello Aragonese, via Duomo, e rientro del simulacro nella chiesa di San Cataldo in piazza Duomo.
Santa Cecilia: come nascono le pettole?
Sono diverse le leggende che animano il folklore tarantino. Tuttavia, quella più accreditata vede protagonista un’anziana signora devota a San Francesco d’Assisi. La leggenda narra che, attorno al 1200, frate Francesco (non ancora santo ma già noto tra i fedeli) giunse nella Città Vecchia. Una donna, che stava preparando il pane, incuriosita si affacciò dal balcone per ricevere la benedizione. Il lievito, lasciato a riposare su una mensola, pian piano crebbe e cadde in un tegame colmo d’olio. L’anziana scese di corsa per recuperarlo e vide che l’impasto, a contatto con l’olio caldo, si era trasformato in morbide frittelle dorate. Rimasta ormai senza pane, decise di non sprecare quell’insolito dono del caso — o, come molti credono, della Provvidenza — e distribuì quelle frittelle, spolverate con un po’ di zucchero, ai bambini del vicinato. Era il 22 novembre, giorno in cui ancora oggi, secondo la tradizione, nascono e si preparano molto presto le desiderate e deliziose pettole tarantine.
Il borgo di Taranto si illumina di mille colori
Non solo momenti religiosi: in occasione della Festa di Santa Cecilia, nel pomeriggio, si svolgerà anche la cerimonia di accensione delle luminarie in piazza Maria Immacolata, inaugurando così la tradizione tarantina del “Natale più lungo d’Italia”. L’appuntamento è alle ore 18.00.Subito dopo verrà svelato “Il muro narrante”, a Palazzo Archita, all’altezza di piazza Carmine: si tratta di uno spazio dedicato ai cittadini, che potranno scrivere un desiderio, un pensiero, un proposito o un obiettivo da realizzare. Spostandosi dal borgo al centro storico, dalle 19.00 sará possibile prendere parte alla “Sagra della Pettola Tarantina”. Nei vari locali e ristoranti, aderenti all’iniziativa, sarà possibile degustare vari gusti e tipologie di pettole, dolci e salate, in diverse varianti al costo di 2 o 3 euro. Giunto alla seconda edizione, l’evento è stato organizzato da Taranto Grand Tour e Confcommercio e si terrà nel centro storico. A seguire, alle 20.00 in piazza Garibaldi, all’interno della Cassarmonica, inizierà il concerto del Conservatorio “Giovanni Paisiello” che suonerà musiche natalizie, pastorali tarantine e il repertorio di colonne sonore del Maestro Ennio Morricone. Questi eventi rientrano nella rassegna comunale “Il Natale più lungo d’Italia”, che è stata al centro delle recenti polemiche sollevate da alcune associazioni culturali. La rassegna completa verrà svelata nei prossimi giorni dall’amministrazione comunale.


