La Fim Fiom e la Uilm hanno inviato una lettere al Presidente del Consiglio dei Ministri, al sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano e ai Ministri Giancarlo Giorgetti, Adolfo Urso e Maria Elvira Calderone
I segretari generali di Fim, Fiom, Uilm, Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella hanno scritto una lettera alla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, al sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano e ai Ministri Giancarlo Giorgetti, Adolfo Urso e Maria Elvira Calderone per chiedere la convocazione urgente presso Presidenza del Consiglio del tavolo permanente sull’ex Ilva ADI in AS.
“A seguito della presentazione del piano denominato ‘ciclo corto’, si è generata una situazione estremamente grave, caratterizzata da conflitti e forti tensioni sociali nei territori che rischiano di avere un effetto domino. – Affermano i segretari generali di Fim, Fiom, Uilm – Siamo fortemente preoccupati dalla decisione di interrompere ulteriori attività produttive, con pesanti e irreversibili ripercussioni sulle prospettive future degli stabilimenti dell’ex Ilva. Alle già rilevanti incertezze riguardanti il piano di salvataggio, i processi di decarbonizzazione, la tenuta industriale e occupazionale, si sono aggiunti fondati timori relativi a una vera e propria operazione di dismissione delle attività produttive.
Le scriventi organizzazioni sindacali, – continua la lettera – con la presente, chiedono: il ritiro immediato del ‘piano corto’ e la sospensione delle operazioni di spegnimento delle batterie 7-8-9-12; l’invio dei coils a Genova, Novi Ligure e Racconigi da Taranto per garantire la continuità produttiva; no a ulteriore allontanamento dei lavoratori dalle fabbriche per effettuare formazione senza prospettiva lavorativa; l’avvio di un vero piano di manutenzione degli impianti”.
In caso di mancata convocazione dell’incontro, “con la presenza della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni”, – concludono Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella – “di fronte all’ulteriore aggravamento della situazione occupazionale e produttiva, saranno messe in campo iniziative di mobilitazione di carattere nazionale”.


