di Maria D’Urso
Sottoscritto stamattina a Palazzo di Città il protocollo in cui l’Ente civico e le associazioni si impegnano a promuovere, congiuntamente, azioni mirate a contrasto dell’inciviltà, senza sottoporre le attività a chiusure stringenti
Divertirsi con buonsenso e nel rispetto del dovere civico è possibile. Questo è l’obiettivo che l’amministrazione Bitetti intende promuovere, in collaborazione con le associazioni di categoria, attraverso la sottoscrizione del “Protocollo Movida Responsabile”, avvenuta questa mattina a Palazzo di Città. Grazie al protocollo, alcune attività commerciali e artigianali non saranno più soggette alle restrizioni severe previste dalla precedente ordinanza, che aveva suscitato malumori tra i titolari. Infatti, contestualmente alla revoca dell’ordinanza, le associazioni di categoria hanno avuto delle interlocuzioni, con l’assessorato alle Attività Produttive, guidato da Francesco Cosa, che hanno portato alla definizione di questo protocollo più equilibrato. Il documento punta, dunque, a promuovere e sensibilizzare sul decoro civico attraverso azioni congiunte, piuttosto che limitarsi a punire le aziende con divieti rigidi. “Ringraziamo le associazioni per il loro contributo e il punto di vista offerto per la stesura del Protocollo. – ha dichiarato Cosa durante la conferenza stampa – Si tratta di azioni mirate a responsabilizzare sia gli esercenti sia gli utenti, perché recenti fenomeni, come la musica ad alto volume o fuochi d’artificio stanno creando problemi in città. Vorrei chiarire che con l’ordinanza precedente non volevamo penalizzare tutte le attività, ma solo chi attuava comportamenti preoccupanti e diffusi. Tuttavia, ora continueremo a intervenire con azioni mirate a chi disturba”. Ed è anche in questa prospettiva, fa sapere Cosa, che nasce la campagna di sensibilizzazione “Zero Alcool” e sarà attuata nelle scuole di ogni ordine e grado, per promuovere modelli di comportamenti civici corretti. Iniziativa, peraltro, già attiva in diversi comuni italiani. Cosa ha poi sottolineato, in conferenza stampa, che il ritiro dell’ordinanza non rappresenta un passo indietro, ma “un avanzamento” a tutela del benessere comune. Alla domanda di Cosmopolismedia sul perché non siano state adottate, fin dall’inizio, misure moderate rispetto la chiusura punitiva, l’assessore ha risposto: “Già, quotidianamente, attuamo interventi calibrati. D’ora in poi, chi non rispetta le regole dovrà adeguarsi, senza voler penalizzare nessuno”.
Cosa farà l’Ente civico
Tra le azioni concrete, il Comune di Taranto si impegna a convocare un tavolo tecnico trimestrale per discutere le tematiche, relative ai pubblici esercizi e agli H24, e verificare l’applicazione del protocollo. Il tavolo potrà valutare eventuali deroghe per la diffusione di musica all’esterno dei locali, in collaborazione con le autorità competenti. L’amministrazione intensificherà, inoltre, i servizi di vigilanza e promuoverà la corretta fruizione dei parcheggi e del trasporto pubblico notturno. Ancora, favorirà il confronto con i residenti e coordinerà campagne informative per prevenire comportamenti a rischio e garantire un clima di sano divertimento. Saranno previste anche attività straordinarie di pulizia delle strade durante eventi con grande afflusso e, se necessario, ordinanze sindacali per disciplinare le procedure da seguire.
Cosa faranno le associazioni
Confcommercio, Casartigiani, Confapi, Confartigianato, Unsic, Confesercenti Assohotel, Casaimpresa-Fiepet e Upalap hanno ribadito la loro disponibilità alla collaborazione. Si impegneranno nel far rispettare, alle attività associate, la raccolta differenziata e l’applicazione della somministrazione di alcolici (solo al banco fino alle 2:00, poi esclusivamente al tavolo, salvo periodi festivi) e nel garantire l’osservanza della normativa nazionale. Contestualmente, le associazioni promuoveranno la sensibilizzazione degli avventori a comportamenti civili e rispettosi degli spazi pubblici e dei residenti.


