di Angelo Nasuto
In occasione della quarta domenica di avvento, il campo da gioco si è trasformato in una “chiesa a cielo aperto” per una celebrazione eucaristica straordinaria, culminata con la benedizione degli atleti che militano nell’associazione cestistica “Young Basket”
Fede e sport vanno a canestro per la solidarietà: a Massafra si è tenuta la storica messa degli atleti nella locale tensostruttura N. Andria. In un’atmosfera di profonda commozione e di autentico spirito comunitario, la struttura “N. Andria”, adiacente ai plessi dell’omonima scuola media, ha ospitato ieri mattina, alle ore 11:00, un evento senza precedenti per la città di Massafra. In occasione della quarta domenica di avvento, il campo da gioco si è trasformato in una “chiesa a cielo aperto” per una celebrazione eucaristica straordinaria, culminata con la benedizione degli atleti che militano nell’associazione cestistica “Young Basket”. L’iniziativa, guidata da Don Michele Quaranta della parrocchia San Leopoldo Mandic, ha segnato un momento storico: è la prima volta che la liturgia entra nel luogo dove i giovani atleti coltivano quotidianamente i propri sogni.
La cerimonia ha visto la partecipazione sentita di numerosi cittadini e delle massime autorità. Presenti S.E. Mons. Sabino Iannuzzi, Vescovo della Diocesi di Castellaneta ed il sindaco di Massafra, Giancarla Zaccaro, accompagnata da una rappresentanza dell’amministrazione comunale.
Entrambi hanno espresso parole di grande vicinanza ai giovani, ricollegandosi alle riflessioni proposte dal gruppo scout locale, sottolineando come lo sport e la fede siano canali privilegiati per la crescita dei ragazzi e per la costruzione di una comunità unita.
Il momento più iconico e applaudito della mattinata è stato il gesto simbolico del vescovo Mons. Sabino Iannuzzi il quale, dopo aver svestito per un attimo i panni solenni dell’autorità ecclasiastica, si è avvicinato al canestro per un tiro libero. Un gesto che ha rappresentato perfettamente l’intento della giornata: abbattere le distanze e fare “gioco di squadra” tra istituzioni, chiesa e nuove generazioni.
A pochi giorni dall’importante festività del santo Natale, durante la cerimonia è stato condiviso questo pensiero: “celebrare in questo luogo significa benedire i sacrifici, la passione e il futuro dei nostri ragazzi”. Una frase questa che condensa tutto il connubio stretto tra la fede religiosa e la passione sportiva. L’evento si è chiuso con l’auspicio che la tensostruttura di via Pasolini continui a essere non solo una palestra di sport, ma una palestra di vita per tutta la comunità massafrese.


