Soddisfazione da parte della Lega Anti Vivisezione. Su ipotesi di accoglienza all’interno dello Zoosafari di Puglia, LAV Taranto esprime perplessità
Il Tar di Trento ha sospeso l’ordinanza di abbattimento dell’orsa ‘Jj4’, resta in vigore solo la cattura. Lo apprende l’AGI da fonti legali della Lega Anti Vivisezione (Lav Italia). Come riferisce la Lav, rappresentata dall’avvocato Linzola, il Tar ha accolto le motivazioni formulate dalla stessa Lega. L’8 aprile il governatore trentino Maurizio Fugatti aveva ordinato cattura e abbattimento dopo l’aggressione mortale nei confronti del runner trentino Andrea Papi. Il presidente del Tribunale Regione di Giustizia Amministrativa di Trento, Fulvio Rocco ha spiegato le motivazioni che hanno portato alla sospensione dell’ordinanza firmata dal governatore trentino Maurizio Fugatti di abbattere l’orsa ‘Jj4’. L’udienza si terrà l’11 maggio prossimo. Il ricorso contro l’abbattimento del plantigrado era stato proposto dalla Lav, Lega Anti Vivisezione.
Il Tar di Trento ha sospeso fino al mese di maggio l’ordinanza di abbattimento dell’orsa Jj4, che la settimana scorsa nei boschi sopra il paese di Caldes in Trentino aveva ferito mortalmente Andrea Papi. Contro l’ordinanza firmata lo scorso 8 aprile dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti l’associazione Lega Anti Vivisezione aveva presentato ricorso.
Il motivo della sospensione, spiega l’agenzia, è legata a successive valutazioni. Lav Italia nei giorni scorsi aveva inviato sia al presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, la proposta di trasferimento di ‘Jj4’ in un rifugio sicuro. La sospensiva resterà in vigore fino all’11 maggio 2023, data dell’udienza.
Nel frattempo numerose associazioni a tutela degli animali sono intervenute opponendosi alla decisione del ministro Fugatti. Dalla Puglia lo Zoosafari ha dato la sua disponibilità all’accoglienza. Da parte della Lav Taranto critiche all’ipotesi di una struttura deputata all’interno dello zoo pugliese.
“Che la vita va tutelata, sempre, ma la soluzione non è lo zoo. -spiegano in un post su Facebook – E LAV ha avanzato proposte su luoghi in cui spostarli, facendosi anche carico dei relativi costi di trasferimento ma la risposta di Fugatti è agghiacciante. Invece di eleggere a soluzione una vita in gabbia, spingiamo affinchè questa follia “trentino” finisca e si ritorni umani”.


