Le associazioni del fronte anti-Ilva , preoccupate per i picchi di benzene, chiedono di coinvolgere le scuole: il corteo muoverà dal piazzale Bestat per raggiungere il Borgo di Taranto
“Le associazioni riunite per la lotta contro l’inquinamento a Taranto sono profondamente preoccupate per i recenti picchi di benzene registrati il 17 e 18 marzo (segnalati da Peacelink, che ha citato dati Arpa e ha scritto una lettera al ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin sollecitando un suo intervento, ndr), un cancerogeno certo, con dati che allarmano.
Di fronte a questi eventi, la comunità non può rimanere inerte, né accettare con fatalismo e rassegnazione. Al contrario, è fondamentale un intervento immediato e determinato da parte di tutti”.
Così il cartello di associazioni del fronte anti-Ilva che sta organizzando una manifestazione per il 23 aprile a Taranto, con corteo che partirà alle 17 da piazzale Bestat per raggiungere le vie del centro.
“La cittadinanza attiva – aggiungono i promotori – esprime in questo modo il suo contributo essenziale in questa lotta per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica, nel percorso di una transizione ecologica giusta che tutto il pianeta invoca con urgenza. È per questo che il coinvolgimento delle scuole, dai bambini ai ragazzi, riveste un’importanza cruciale. È necessario mostrare che il livello di attenzione sociale è alto e che la scuola non si sottrae al suo ruolo educativo”.
Per le associazioni riunite “l’iniziativa della manifestazione contro l’inquinamento del 23 aprile è un’opportunità tangibile per dimostrare che la comunità di Taranto è unita e determinata a difendere il proprio territorio e la propria salute. Questo impegno è in linea con gli obiettivi dei programmi di educazione civica e con l’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile”.
ANSA


