La presidentessa del circolo di Palagiano di Legambiente commenta la notizia dello smaltimento illecito di tonnellate di rifiuti
“Apprendiamo dalla stampa di una nuova grave aggressione al nostro territorio: migliaia di tonnellate di rifiuti smaltiti illecitamente, rifiuti pericolosi costituiti da ritagli e cascami di lavorazioni della pelle, abbandonati nell’agro tarantino, 3mila tonnellate (tre milioni di Kg) di rifiuti smaltiti, bruciati, interrati e nascosti in aree agricole e capannoni industriali tra Palagiano e Laterza. Traffico illecito che sarebbe andato avanti da molti anni e a cui hanno posto fine la Magistratura e le Forze dell’Ordine con un’indagine che ha portato all’arresto di 5 persone – tra cui due di Palagiano – e altre 21 indagate, tra cui diversi imprenditori che risparmiavano con lo smaltimento illecito”.
Così Amalia Anzolin, presidentessa del circolo di Palagiano di Legambiente, commenta la notizia dello smaltimento illecito di migliaia di tonnellate di rifiuti nel Tarantino.
“Vogliamo – continua la Anzolin – innanzitutto, esprimere la nostra gratitudine alla Magistratura e alle Forze dell’Ordine per la loro opera meritoria, non solo nell’assicurare i colpevoli alla Giustizia, ma anche a difesa e tutela del nostro territorio, del nostro ambiente e della salute dei cittadini. Perché e evidente che l’interramento di rifiuti pericolosi, piuttosto che la loro libera combustione o lo stoccaggio in maniera incontrollata costituiscono gravissime forme di inquinamento. Per questo chiediamo che ora tutte le Istituzioni competenti, a cominciare dal Comune di Palagiano, si adoperino per la bonifica dei siti inquinati e/o compromessi”.
“Ma questa nuova aggressione all’ambiente – sottolinea la presidentessa del circolo di Palagiano – richiama tutti alla necessità di intensificare la vigilanza ed il controllo del territorio al fine di prevenire ed evitare tali scempi. Per questo chiediamo all’Amministrazione Comunale, attraverso i propri Organi di vigilanza e controllo, d’intesa con le altre Istituzione a ciò preposte e, se necessario, anche convenzionandosi con Associazioni di Vigilanza private, di intensificare la vigilanza ed il controllo sul territorio per prevenire ogni forma di illecito smaltimento, di combustione di rifiuti speciali nelle campagne (come i materiali plastici) e di aggressione al territorio ed all’ambiente”.