Perquisizioni in corso per ipotesi di truffa allo Stato, Rienzi chiede risarcimento per i danni sanitari e ambientali
“Se confermati, si tratterebbe di illeciti gravissimi finalizzati a svendere ambiente e salute pubblica in nome del profitto”. Così commenta il Codacons, come riportato dalla Repubblica, per quanto riguarda le perquisizioni disposte dalla Procura della Repubblica di Taranto per l’ipotesi di false certificazioni sui dati su CO2 all’ex Ilva.
“Il Codacons si costituirà subito parte offesa nell’inchiesta della magistratura in rappresentanza dei cittadini tarantini e della collettività, sotto più fronti danneggiati dai reati per cui procede la Procura”, spiega il presidente Carlo Rienzi.
Poi conclude: “I soggetti che saranno ritenuti responsabili di illeciti circa le certificazioni ambientali saranno chiamati a risarcire i cittadini dei danni prodotti e dei rischi sanitari e ambientali provocati, e chiediamo che gli indagati siano sospesi con effetto immediato da cariche pubbliche o incarichi conferiti da enti pubblici e, nei casi più gravi, di valutare nei loro confronti la custodia cautelare in carcere”.