Il 33enne è rimasto vittima di una forte scarica elettrica mentre utilizzava una pompa ad immersione
Emergono nuovi dettagli sulla tragedia che ha coinvolto Nicola Grassi, il 33enne morto folgorato a Palagiano il 5 agosto mentre effettuava degli scavi per un pozzo artesiano. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta, sarebbero indagati per cooperazione in omicidio colposo il 59enne Giovanni Grassi e il 34enne Francesco Grassi, rispettivamente padre e fratello della vittima. La Procura di Taranto avrebbe notificato loro gli avvisi di garanzia.
L’atto del pubblico ministero Salvatore Colella, che coordina le indagini sull’incidente, sarebbe dovuto per consentire alle parti la nomina di un proprio consulente ad assistere all’autopsia sulla salma, effettuata il 7 agosto dal professore Francesco Vinci dell’Istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari.
Dalle prime ricostruzioni, sembrerebbe che i fratelli stessero lavorando come tecnici alla manutenzione di una pompa ad immersione in un terreno agricolo quando una forte scarica elettrica si sarebbe sprigionata dal terreno, folgorando mortalmente Nicola Grassi e ferendo gravemente il fratello 34enne. Il padre dei due, che si trovava al lavoro con loro, si sarebbe allontanato poco prima, scampando al peggio. Francesco Grassi sarebbe stato trasportato in condizioni critiche all’ospedale “San Pio” di Castellaneta e successivamente trasferito al Centro Grandi Ustionati del nosocomio “A. Perrino” di Brindisi, riuscendo a salvarsi.
I funerali di Nicola si sono tenuti nella mattinata di ieri, venerdì 9 agosto, nella chiesa del Sacro Cuore di Massafra.
Nei giorni scorsi, il sindaco di Palagiano, Domenico Lasigna, avrebbe espresso la vicinanza e il cordoglio della comunità alla famiglia del giovane deceduto. Il primo cittadino di Palagianello, Giuseppe Gasparre, ha poi dichiarato: “Come amministratori ci sentiamo in dovere di riflettere, nuovamente e meglio, su cosa le Istituzioni possano fare affinché il tema della sicurezza sul lavoro non sia una mera elencazione di regole da rispettare. Occorre che diventi concretamente, e senza nessuna eccezione, un diritto da garantire”.