mercoledì 4 Dicembre 24

Riversava liquidi inquinanti nel Mar Piccolo: sequestrato ristorante a Taranto

Le indagini su uno sgradevole odore vicino alla base dell’Aeronautica Militare hanno portato alla scoperta di rilascio di liquami da parte di un locale orientale. Denunciati i responsabili

Da tempo era stata segnalata la presenza di uno sgradevole odore proveniente dalla battigia, nei pressi della base dell’Aeronautica Militare, sede della Scuola Volontari Aeronautica Militare (SVAM). Anche i Carabinieri della Stazione Polizia Militare di Taranto avevano notato il problema. Grazie alla collaborazione del Comandante della scuola militare, i militari hanno avviato indagini coordinate dalla Procura della Repubblica locale per identificare le cause dell’odore, che si intensificava soprattutto nelle ore serali.

Dopo una serie di accertamenti, i Carabinieri hanno ispezionato i locali di un ristorante situato nelle vicinanze della base, riscontrando, con l’assistenza del personale della ASL/TA1, l’origine del cattivo odore e una serie di illeciti amministrativi. Il ristorante stava infatti riversando liquami nella rete di raccolta delle acque meteoriche, che attraversa parte della base militare e sfocia nel “secondo seno” del Mar Piccolo. Un’area nota per ospitare impianti per la stabulazione dei mitili e per il ripopolamento dei cavallucci marini, oltre a riserve naturali marine.

Le indagini hanno rivelato che il ristorante non aveva alcuna autorizzazioneper allacciarsi alla rete fognaria comunale e che la fossa Imhoff era intasata. Di conseguenza, attraverso tubazioni abusive, immetteva liquidi fognari e residui di cucina nei canali di raccolta delle acque meteoriche delle strade circostanti, che a loro volta sfociavano nel mare.

Al termine dell’operazione, sono stati denunciati il proprietario dell’immobile, l’affittuario e il gestore dell’attività. È stato disposto il sequestro dell’intero ristorante, oltre a più di 150 metri di tubazioni in PVC e una pompa di sollevamento utilizzata per il riversamento dei liquami. Inoltre, sono stati sequestrati oltre 200 kg di alimenti in cattivo stato di conservazione, motivo per cui il titolare della licenza è stato deferito all’autorità competente e sanzionato con circa tremila euro per violazioni delle norme igienico-sanitarie.

Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari, e la responsabilità degli indagati dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.

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