La verifica ha fatto emergere gravi irregolarità nella manutenzione della pompa antincendio di emergenza, il mancato funzionamento dei sistemi di drenaggio delle acque dalle stive, il tutto associato ad una carente preparazione dell’equipaggio nell’affrontare scenari di emergenza
La costante attività di vigilanza della Guardia Costiera di Taranto sul rispetto dei livelli di sicurezza minimi da parte delle navi che scalano nel porto dei Due Mari ha portato, nelle ultime ore, a un nuovo provvedimento di fermo amministrativo nei confronti di un mercantile battente bandiera liberiana, impiegato nel trasporto di carbone.
Sotto la supervisione del Servizio di Coordinato di Port State Control della Direzione Marittima di Bari, i militari specializzati della locale Capitaneria di Porto hanno eseguito un controllo che ha interessato sia le dotazioni di bordo, che la preparazione operativa dell’equipaggio, elementi che rappresentano i cardini della sicurezza in mare e la prevenzione degli infortuni sul lavoro.
La verifica ha fatto emergere gravi irregolarità nella manutenzione della pompa antincendio di emergenza, il mancato funzionamento dei sistemi di drenaggio delle acque dalle stive, il tutto associato ad una carente preparazione dell’equipaggio nell’affrontare scenari di emergenza.
La nave è stata quindi sottoposta a un fermo amministrativo immediato, significando che potrà ripartire soltanto dopo aver ripristinato le condizioni minime di sicurezza richieste dalle norme internazionali e dalla Direttiva 2009/16/UE.
L’attività ispettiva, che si colloca in una strategia europea di controllo e cooperazione tra gli Stati membri, rappresenta uno degli strumenti più efficaci per prevenire situazioni di pericolo e garantire che soltanto navi pienamente conformi agli standard internazionali possano operare nei porti italiani.


