Le sanzioni sono stata accertate dopo un’approfondita analisi e dal confronto con le dichiarazioni fornite dal comandante
Prosegue l’attività di controllo e verifica del personale della Guardia Costiera di Taranto che ha sanzionato una nave mercantile per aver fornito delle dichiarazioni non veritiere inerenti la capacità di stoccaggio dei rifiuti a bordo.
Ad entrare nella lente di ingrandimento del personale specializzato in sicurezza della navigazione e salvaguardia dell’ambiente marino della Guardia Costiera è stata una nave mercantile battente bandiera Turca che, a seguito di un’approfondita analisi delle procedure di gestione e raccolta rifiuti di bordo e dal confronto con le dichiarazioni fornite dal Comandante della nave prima dell’ingresso in porto della stessa ha riscontrato la violazione degli obblighi relativi agli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi che prevede una sanzione fino a 10.000 euro a carico del Comandante della nave e della compagnia che gestisce la nave.
L’accertamento eseguito rientra nelle attività ispettive che la Guardia Costiera esegue secondo procedure tecniche stabilite direttamente dall’Agenzia Europea di Sicurezza Marittima – EMSA (European Maritime Safety Agency) avente sede a Lisbona che, mediante l’applicativo online denominato “Thetis – EU” prevede che ogni stato membro dell’Unione Europea eserciti le attività di controllo a bordo secondo standard di riferimento comuni e che ciascuna ispezione confluisca in tale banca dati a disposizione di tutti gli Stati europei.
L’attività ispettiva odierna, condotta dai militari della Capitaneria di porto di Taranto, si inserisce nelle mirate verifiche cui è sottoposto tutto il naviglio mercantile, nazionale ed estero, che scala il Porto di Taranto. Dall’inizio dell’anno sono state ispezionate 74 unità navali e sono contestate sanzioni per un importi superiori a 20.000 euro.