La Guardia di Finanza indaga sulla filiera della contraffazione per individuare eventuali reati come truffa e riciclaggio
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Taranto ha sequestrato 210 banconote false, per un valore complessivo superiore ai 7.000 euro, nell’ambito di un’operazione mirata a contrastare il fenomeno del “falso nummario”.
Gli approfondimenti condotti dalle Fiamme Gialle hanno avuto l’obiettivo di ricostruire l’intera filiera della contraffazione, partendo dai detentori delle banconote false per individuare eventuali reati connessi, come truffa e riciclaggio.
La maggior parte delle banconote sequestrate è costituita da tagli da 20 euro (114 esemplari per un valore di 2.280 euro) e 50 euro (72 esemplari per un valore di 3.600 euro), seguiti da 15 banconote da 100 euro (per un valore di 1.500 euro). Sono state rinvenute anche 7 banconote da 10 euro e 2 da 5 euro, mentre non sono state trovate banconote da 200 e 500 euro.
Un importante supporto alle indagini proviene dalla collaborazione con il Centro Nazionale Analisi (C.N.A.) della Banca d’Italia, che fornisce informazioni sulle banconote false già riconosciute, al fine di condurre indagini approfondite e individuare possibili collegamenti con attività criminose nella provincia di Taranto.
Lo scopo principale è quello di il corretto funzionamento dei mercati dei capitali e la fiducia del pubblico nell’uso della valuta, contribuendo a rafforzare l’affidabilità e la sicurezza della moneta unica, simbolo tangibile dell’unità europea.