I bambini pugliesi leggono poco, ma a Taranto esistono luoghi preziosi e spesso poco utilizzati per incoraggiare le nuove generazioni alla lettura: ne è un esempio la sezione dedicata ai bambini della Biblioteca Comunale Pietro Acclavio, che abbiamo “testato” per voi
In Italia i bambini leggono sempre meno, in Puglia…ancor di più.
I dati della XIV edizione dell’ “Atlante dell’infanzia a rischio in Italia – Tempi digitali” pubblicati da Save The Children restituiscono un quadro molto chiaro.
In Italia il numero di lettori di età compresa tra 3 e 17 anni è drasticamente diminuito dopo la pandemia da Covid-19, passando dal 34,3% del 2019 al 20% del 2022.
In Puglia il 55-62% dei bambini e ragazzi di età compresa tra 6 e 17 anni non legge mai nel tempo libero.
Insomma la lettura è roba scolastica, appannaggio delle scuole, che hanno l’enorme responsabilità di costituire, in più della metà dei casi, l’unico momento di lettura dei giovani pugliesi di oggi.
Un nuovo concetto di biblioteca
E la biblioteca? Quali sono i dati registrati a proposito del luogo più accessibile per la lettura dei libri?
Sempre secondo Save The Children la Puglia è una delle regioni in cui sono presenti meno biblioteche pubbliche: solo 4/5 per 100mila abitanti.

Ed è sempre al Sud che si registra la percentuale più bassa di bambini e ragazzi che si sono recati in biblioteca almeno una volta negli ultimi 12 mesi.
Certo, come ha dichiarato al Salone del Libro di Torino la sociologa Chiara Saraceno, “le politiche sociali devono includere le politiche culturali. Le biblioteche sono luoghi utili ma non necessariamente prefissati nel loro uso. Accanto ai libri ci deve essere molto altro, in modo che gli adolescenti, i più difficili da intercettare, possano trovare spazi liberi da modellare per i propri usi”.
Insomma, messo da parte lo stereotipo della biblioteca quale luogo polveroso e silenzioso popolato da studiosi occhialuti, questo spazio deve necessariamente ripensarsi e rimodularsi al passo con i tempi e con le esigenze mutate dei giovani di oggi, se vuole davvero vincere la difficile sfida di presentarsi come attrattore sociale, in particolare di bambini e ragazzi.
Acclavio Kids: una piacevole scoperta
E Taranto? A che punto siamo, nel concreto, con l’attuazione di queste politiche? Per fornire una risposta a questi quesiti abbiamo “testato” l’area dedicata ai bambini della Biblioteca comunale Pietro Acclavio.

Ad ottobre 2020 l’amministrazione Melucci inaugurò la versione rimodernata di questo storico edificio tarantino di Piazzale Bestat, che si configurava dal 1997 come Palazzo della cultura, al termine di un corposo restyling effettuato grazie al bando regionale “Community Library”, con un finanziamento da circa 2 milioni di euro.
Nella “nuova Acclavio” è prevista anche una zona interamente rivolta ai piccoli fruitori, con playground, libri, giochi e il “Baby Pit Stop”.
L’ingresso è semplicissimo: basta recarsi con i bambini negli orari di ingresso della biblioteca: da lunedì a giovedì dalle ore 08.30 alle ore 18.30, il venerdì dalle ore 09.00 alle ore 13.30.

Lasciata la propria borsa nell’apposito armadietto si accede alla zona Kids, il cui impatto a colpo d’occhio è molto bello.
Una mezzaluna di vetrate a tutta altezza che si affacciano sul resto della biblioteca rende l’ambiente moderno e piacevole.
Colori tenui e materiali morbidi, di consistenze diverse, caratterizzano l’arredamento del playground: tavolini, sedie, cuscini, poltroncine a dondolo e scalinate, ma anche una tenda colorata a mo’ di circo.
Le librerie sono un’altra felice sorpresa: chi si aspetta i grandi classici letti dai Millennials da bambini potrebbe rimanere deluso, qui ci sono libri suddivisi per fasce d’età, dai più piccoli e sensoriali ai più grandi, ma tutti attinenti ad argomenti attualissimi e gettonati tra i bambini di oggi.
Bando a “Cuore”, “David Copperfield” e “La piccola Lady”, qui dominano libri su Youtubers, Piccoli Brividi, Me contro Te e racconti che offrono spaccati schietti e genuini della gioventù 2023.

L’esperimento, con buona pace dei classicisti, sembra funzionare, perchè vedere bimbi di 9 e 10 anni, che ammettono candidamente di leggere davvero poco al di fuori della scuola, che si lasciano rapire dai testi contenuti è davvero confortante.
Non mancano, però, alcuni “grandi”rivisti in una veste grafica accattivante, come le immortali opere di Gianni Rodari, che possiamo definire classiche nel vero senso della parola: con la loro poesia innata continueranno probabilmente ad affascinare le giovani generazioni negli anni a venire.
Non solo libri, però: come dicevamo, la biblioteca deve aprirsi a nuove funzioni. Ecco, quindi, bambole cucite a mano e coloratissime, giochi, colori e soprattutto un tavolo multimediale da attivare richiedendolo appositamente alla direzione. Qui è possibile dare sfogo alla propria creatività in ogni modo possibile, senza mettere al bando la tecnologia moderna.
Infine, non meno utile di tutto il resto, un grazioso bagno attrezzato per adulti e bambini, ma soprattutto una postazione con fasciatoio per il cambio dei più piccoli e per l’allattamento, vero miraggio introvabile nella Taranto odierna.
Insomma, la Acclavio Kids ci sembra avere tutte le carte in regola per configurarsi come attrattore di piccoli lettori: magari con una programmazione più incisiva e maggiormente pubblicizzata di attività mirate a far conoscere ai bambini di Taranto questo luogo importante.
Ultima nota per le scuole: sarebbe auspicabile che, al posto di gite extrascolastiche in luoghi sempre più lontani della Provincia (o addirittura al di fuori) i piccoli tarantini imparassero a conoscere e ad appropriarsi in prima battuta dei luoghi “di casa”.
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