di Rosa Surico
Dalla bassa Murgia alla Campania, fino alla Grecia con musica, balli e spettacolo
In via Mastrobuono, il teatro a cielo aperto, gremito di gente ha dato il benvenuto alla band pugliese di musica popolare. Serata organizzata dall’ associazione locale Meridio che da nove anni valorizza il patrimonio storico – culturale del posto e promosso dal comune. Parola d’ordine: la condivisione. Il presidente Fedele Tamburrano ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile quella che è stata l’ ultima serata della rassegna estiva del paese. Il sindaco Gianni di Pippa ha ringraziato l’ ex assessore Anna Molfetta e la presente assessore con delega alle attività produttive, Marika Fumarola che si è detta emozionata per la presenza della band pugliese.
“Socialità musica e cultura ,trinomio della serata”. Presentatrice Rossella Paradiso che riporta l’ invito all’ unisono: “che inizi il divertimento!” Tamburello, chitarra, fisarmonica, mandolino, flauto, sax e voce, oltre a danzatrici e ballerini. Prima dell’ inizio dello spettacolo è stato chiesto al leader del gruppo, Dominique Antonacci, di Palagianello: “Dopo quasi vent’anni è ancora rossa questa terra!?” Ha risposto: “Assolutamente sì, è rossa. Ho la fortuna di fare a due passi da casa mia il lavoro che amo e sono anche padre di tre figli. L’ agosto dei Terraròss è caldo e ci vede impegnati con eventi in tutta la Puglia quasi ogni giorno”. “Consiglierai ai tuoi figli di restate quindi in questa terra?” Ha risposto: “Faranno sicuramente le loro scelte e seguiranno le proprie ambizioni. Ma questa terra io non la lascerei mai.”
Il via al concerto con Tammurriata e Tarantella. La domanda dal palco è: “non sai ballare!? É ora il tempo di imparare.” Un tutorial in diretta passo dopo passo a istruire il pubblico tra una battuta e un rullo di tamburi. Foulard rossi a sventolare tra la gente. “Energia positiva” l’ ha definita e ad ogni brano dopo la presentazione iniziale, altri inviti mirati alla condivisione tra persone. “Fidatevi della persona che avete di fianco, abbracciatevi, ballate a coppia e tutti insieme, fidatevi a darvi la mano.”
“É la Puglia la regione più bella della mondo no!?” Su queste note la sua celebrazione e l’invito a preservarne le bellezze: “Apulia crocevia del Mar Mediterraneo, dove il cielo tiene il mare con la mano …ulivi secolari ne fanno da guardiani molto prima dei romani. Apulia musici e misteri brillanti e vini neri..”
“Quanti bicchieri” ad accompagnare tutte le prelibatezze culinarie!? Ma non solo, a dondolarsi con questa pizzica e a scacciare i pensieri negativi.
Ancora i foulard a sventolare con due classici della musica napoletana: O surdato Nammurato e O Sarracino. Volare di Domenico Modugno. E si è volato come in una grande festa fino a creare un grandissimo cerchio mano nella mano sotto le note del Sirtaki: Lario Lario lallero. Dalla Puglia alla Campania, fino alla Grecia.
Il leader ha definito i Terraròss non più un gruppo ma un collettivo. Obiettivo è continuare a coltivare “quello che rimane di umano e vero”. Giovani del posto si sono aggiunti coltivando attraverso lo studio di strumenti e musica popolare che esiste da migliaia di anni. Cultura, divertimento, inclusività. Storie in musica come quella di ” Ze Vecinzo” o ” la canzone du splazz” un personaggio quasi immaginario locale con la loro morale: “La vita è una e va vissuta, goduta.”
I foulard rossi come metafora di un tempo delle donne che se lo concedevano annuivano anche all’ amore. Ma stasera soprattutto con un significato ben più preciso: “è fortuna quella di nascere in un posto invece che in un altro e vivere è una fortuna”.


