Intervista all’attore premio Oscar, intervenuto a Taranto in occasione della tappa del suo tour musicale “Russell Crowe’s Indoor Garden Party Featuring The Gentlemen Barbers and Special Guest”, in programma questa sera all’Arena della Villa Peripato
Entra nella chiesetta rupestre del Relais Histò, location scelta per la conferenza stampa, con il passo sicuro e quasi annoiato della star hollywoodiana, abituata a flash e telecamere.
Ma è solo l’inizio.
Perchè il premio Oscar Russell Crowe è ben lontano dallo stereotipo del divo inaccessibile e capriccioso.
Sorride, scherza (“Faccio esorcismi, ma dovete pagare”, esordisce riferendosi all’ultimo film “L’esorcista del papa”), paradossalmente è lui che cerca di mettere a suo agio giornalisti e altri ospiti, tutti visibilmente emozionati per la sua presenza a Taranto.
Il motivo è presto detto: questa sera il cantante e attore si esibirà con la sua band nella suggestiva location dell‘Arena della Villa Peripato, scelta come tappa del suo tour italiano “Russell Crowe’s Indoor Garden Party Featuring The Gentlemen Barbers and Special Guest”.
“Sono appena arrivato, della vostra bella città non ho ancora visto nulla ma conto di farlo presto” assicura.
Riceve dalle mani del vice sindaco Fabrizio Manzulli un riconoscimento, ringrazia e si presta a rispondere a tutte le domande con grande disponibilità.
“Cinema e musica? Per me sono due modi differenti di raccontare, io nasco negli anni ’80 come musicista – dichiara – Per me suonare è un modo di prendermi una pausa dal cinema. I miei colleghi si dedicano al teatro, io preferisco imbracciare una chitarra e suonare tra la gente”.
Ed infatti, l’obiettivo di questo tour musicale, iniziato in Calabria, è proprio quello di “tornare a sentire il calore delle persone, ballare e scatenarci insieme”, come riferisce che sia accaduto proprio a Catanzaro.
Un breve cenno al suo mestiere di attore: “Ho dei personaggi preferiti tra quelli che ho interpretato ma non mi soffermo a rifletterci”, rivela per poi passare al cinema italiano “Adoro i film di Roberto Benigni” e ai suoi punti di riferimento nel campo “Mi definisco una spugna, assorbo da chiunque”.
Ma all’orizzonte, dopo le “fatiche” musicali, c’è spazio per un po’ di vacanza: “Voglio prendermi almeno un mese da passare con i miei figli e le loro ragazze per girare l’Italia, Paese che amo e dove mi considerano un po’ uno zio. Dopo l’esperienza nell’esercito romano (scherza, riferendosi al suo ruolo come Massimo Decimo Meridio) mi sento a casa. A proposito, è la mia prima volta in Puglia!”.
E allora non ci resta che dirti: “Benvenuto, gladiatore!”.
Foto: Monica Iacca