sabato 14 Dicembre 24

Associazione AIGI: “Soddisfatti per sblocco finanziamento AdI, ora tutelare indotto e lavoratori”

L’Associazione Indotto AdI e General Industries ribadisce l’importanza dei tre emendamenti proposti al D.L. recante “Misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale’’, che hanno come scopo la salvaguardia delle aziende dell’indotto

Nella giornata del 13 febbraio il Cda di Acciaierie d’Italia (AdI), holding presieduta da Franco Bernabè, ha deliberato la sottoscrizione della richiesta di un finanziamento in conto aumento di capitale da 680 milioni a carico di Invitalia (38% del capitale) e del versamento di 70 milioni in equity da parte di ArcelorMittal Italy, azionista con il 62%.
Siamo soddisfatti – ha dichiarato il presidente dell’Associazione Indotto AdI e General Industries, Fabio Greco – Certo, dobbiamo ancora attendere il passaggio definitivo del ‘’D.L. recante ‘Misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale’ al Senato e alla Camera, ma l’approvazione del finanziamento costituisce senza dubbio un fondamentale passo in avanti verso la ripresa produttiva e, conseguentemente, dell’attività lavorativa”.

l presidente Greco ha spiegato che l’impegno dell’Associazione AIGI è ora interamente volto alla massima tutela delle imprese dell’indotto e dei loro lavoratori. “Siamo in una fase molto delicata per le sorti dello stabilimento– ha specificato– e la tenuta occupazionale locale è tra le nostre priorità assolute. Per questo abbiamo voluto collaborare alla formulazione di tre emendamenti al D.L., con il preciso intento di salvaguardare le aziende coinvolte in rapporti di fornitura con il siderurgico tarantino”.


Nello specifico, l’Associazione AIGI chiede:

  1. Il mantenimento dell’attuale modello di Governance, caratterizzata dalla commistione di pubblico e privato. “A prescindere dagli equilibri che possano essere raggiunti all’interno della Governance – spiega il presidente Greco – riteniamo che la compresenza del socio pubblico e di quello privato sia l’unico modo per garantire un giusto equilibrio tra produttività e tutela dell’interesse pubblico. La statalizzazione, infatti, è per noi concetto anacronistico e foriero di fallimenti e, pertanto, eventualità da rifuggire, specialmente all’interno di un contesto delicato come quello attuale”.
  2. Garanzie sulla continuità aziendale e la tutela dei crediti presenti e futuri delle aziende dell’indotto; l’art..2 del D.L., infatti, prevede che “L’ammissione immediata alla procedura di Amministrazione Straordinaria può avvenire, nei casi di società partecipate dallo Stato, su istanza del socio pubblico che detenga almeno il 30 percento delle quote societarie, quando il socio stesso abbia segnalato all’organo amministrativo la ricorrenza dei presupposti di cui all’articolo 1 e al comma 1 del presente articolo e l’organo amministrativo, ricorrendone i presupposti, abbia omesso di presentare l’istanza di cui al comma 1 entro i successivi quindici giorni”. A tale proposito, l’Associazione AIGI specifica la necessità di introdurre le giuste modifiche e tutele per le aziende dell’indotto: “L’eventuale e prevista possibilità di far scattare l’immediata procedura di Amministrazione Straordinaria- specifica Greco – non può che portarci alla memoria gli eventi del 2015, il cui ripetersi non consentirebbe la sopravvivenza di tutte le nostre aziende”.
  3. La garanzia di ripristino, entro il minor tempo possibile, delle regolari attività lavorative e soprattutto il pagamento dei crediti maturati dalle aziende dell’indotto e testimoniati dalle fatture esigibili alla data del 31/12/2022. Azioni, queste ultime, che consentirebbero una ritrovata serenità e liquidità societaria, come previsto dai patti parasociali.

Il nostro impegno non si ferma qui – conclude il presidente Greco – perché la nostra Associazione rappresenta gli interessi delle imprese che supportano non solo AdI ma tutte le altre grandi industrie attualmente presenti sul territorio o che si apprestano ad operare nell’area tarantina in un prossimo futuro”.

Il presidente dell’Associazione AIGI ribadisce l’importanza fondamentale della diversificazione nell’ambito di un rilancio economico che voglia davvero definirsi solido e concreto: non solo siderurgia, quindi, ma anche navalmeccanica, edilizia, logistica e manifattura retroportuale.

Una diversificazione che impegna l’Associazione e le istituzioni in una serie di iniziative, volte a promuovere uno svecchiamento del modello industriale ed un contestuale rilancio dell’attività lavorativa e dell’occupazione.


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