“Il turista vuole vivere un’esperienza immersiva in vigna, cosa impossibile con i venti generati dalle turbine”
La Confcommercio Taranto interviene sul progetto degli aerogeneratori che coinvolge i comuni di Fragagnano, Carosino, Sava e che prevede a Lizzano la costruzione di 11 pale eoliche, minacciando la bellezza naturale dell’area di coltivazione del Primitivo.
“E’ inconcepibile che – commenta Leonardo Giangrande, presidente prov. di Confcommercio Taranto – si possa dare il via libera ad un impianto così impattante in un’area preziosa per la produzione vinicola del Tarantino. D’accordo la transizione ecologica, è necessario generare energia pulita, ma è altrettanto doveroso salvaguardare il territorio, il paesaggio, la nostra cultura, le nostre produzioni.
Si rischia di distruggere il lavoro di anni che ha portato la viticoltura ionica ai risultati odierni, – sottolinea Giangrande – una produzione che è legata al suo habitat naturale, alla bellezza ed integrità del paesaggio e che sta conquistando spazi sempre più ampi tra mete prescelte del turismo del vino”.
Il presidente provinciale di Confcommercio sottolinea la crescita dell’enoturismo, avvenuta anche grazie agli sforzi dei produttori e alle sinergie attuate con la filiera del turismo.
“Il turista che viene nella zona della Dop vuole ammirare i vigneti dove si produce il Primitivo, vuole vivere un’esperienza immersiva in vigna, vuole lasciarsi sedurre da quel paesaggio fatto di masserie, case rurali e di orizzonti marini. Esperienze che non sarebbe possibile offrire sotto i venti assordanti delle pale eoliche. – Conclude Leonardo Giangrande – Auspichiamo che, accanto alla sindaca di Lizzano, Lucia Palombella, scendano in campo per dire ‘Alt alle pale eoliche’ i sindaci dei comuni del Primitivo.”


